Juventus FC via Getty Images
Juve, Pogba vede la luce in fondo al tunnel: le ultime verso Udine
UN ANNO DIFFICILE - Da una preseason all'altra. Quella dell'anno scorso era risultata fatale per Paul Pogba, con quell'infortunio al ginocchio che poi avrebbe compromesso non solo la prima parte di stagione alla Juve ma anche la disputa dei Mondiali in Qatar con la sua Francia. Quella di quest'anno che il centrocampista ha iniziato anticipatamente, per farsi trovare pronto e dimostrare alla Juventus la sua voglia di tornare quello di prima, o almeno la volontà di provarci. Nonostante ciò, nel precampionato Pogba ha continuato ad accusare problemi fisici che hanno rimandato di volta in volta il suo ritorno in campo, tanto che il 24 luglio dal ritiro negli Stati Uniti Massimiliano Allegri rivelava: "Al momento non sappiamo quando potrà ritornare ad allenarsi con il resto della squadra. Tra un mese capiremo quando tornerà." Ora il mese è quasi passato e Pogba lancia segnali dal campo che fanno ben sperare i tifosi.
RITORNO AL GOL - Un segnale chiaro Pogba l'ha lanciato nel test contro l'Alessandria andato in scena due giorni fa. Perché oltre a tornare a calcare il campo da titolare, il centrocampista della Juve ha ritrovato la gioia del gol, mettendo la sua firma sul 5-0 finale in favore dei bianconeri. Un segnale che lo rilancia nelle idee di Allegri, ma che soprattutto fa ben sperare per quanto riguarda la sua condizione fisica.
E ORA? - Ora Pogba punta dritto a Udinese-Juventus, con la speranza di poter essere inserito nell'elenco dei convocati che si giocheranno i primi tre punti della stagione. Una convocazione non certa, soprattutto per la volontà di Allegri di non rischiare il giocatore se non al meglio della condizione. Se non sarà per domenica, allora il mirino si sposterà sulla sfida col Bologna, primo incontro ufficiale all'Allianz Stadium della stagione. Pogba da giorni si allena a pieno carico, per testare la sua resistenza ai carichi di lavoro. Se riuscirà ad accomodarsi in panchina non è certo che riuscirà a garantire la continuità fisica che gli si richiede, ma almeno inizierà a riprendere confidenza col campo. Lui ci crede e i segnali sono buoni. Può tornare a farsi vedere, anche per dimostrarsi all'altezza degli 8 milioni netti a stagione che percepisce.