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Juventus, per la Champions serve il Morata migliore: il numero 9 di inizio stagione e... del 2015
Ora, però, la Juve ha bisogno di lui, del Morata migliore, il numero 9 capace di andare in gol con facilità - almeno quando non supera la linea del fuorigioco - e di sfruttare il suo fisico per coprire il fronte d'attacco al fianco di Cristiano Ronaldo. Rimasto ai box per infortunio dalla partita del 22 dicembre con la Fiorentina fino al 10 gennaio, quando si è visto per 5 minuti contro il Sassuolo, questa sera può trovare l'occasione perfetta per rilanciarsi, con la speranza che la musichetta della Champions abbia su di lui lo stesso effetto positivo di cui l'intera squadra ha potuto giovare nella fase a gironi: già 6 i gol segnati in questa edizione del torneo in altrettante presenze complessive, contro i 4 di un certo CR7.
Il suo apporto alla causa bianconera, lo si ricorderà, era già stato decisivo nella stagione 2014-15, quando le sue 5 reti nella fase a eliminazione diretta, unite a quelle di Tevez, si erano rivelate fondamentali per portare la Juve in finale a Berlino, altra occasione in cui aveva fatto sognare i tifosi. Sognare, contro il Porto, non basterà: alla Vecchia Signora servirà un Morata concreto, solido e rapido, in grado di trascinare la squadra come è riuscito a fare anche quando Ronaldo era "a riposo forzato" causa Covid. La Champions deve essere la sua occasione per dimostrare di essere grande. Con l'auspicio che il "passo indietro" raccontato dai suoi connazionali non sia altro che un modo per prendere la rincorsa...