Juventus, Del Neri:| La vigilia più lunga
Contestato, osservato, accerchiato. Ma non ancora sfiduciato. Del Neri, che ieri ha incontrato in sede Agnelli e Marotta, sta affrontando la settimana più delicata della carriera. Le spalle al muro, i riflettori puntati contro. Il suo lavoro sarà sorvegliato, le sue scelte saranno valutate attentamente, il risultato dell'anticipo di sabato sera deciderà il suo destino. E' l'irresistibile pesantezza della lunga vigilia di Juve-Milan, la partita che, in caso di un nuovo clamoroso ko, chiuderà l'avventura dell'allenatore friulano, che rischia ormai l'etichetta di inadatto alle grandi, come denunciano i suoi flop sulle panchine del Porto e della Roma.
Giorni duri, durissimi, per Del Neri. La petizione lanciata dallo Juve club di Arcinazzo Romano per chiedere le sue dimissioni immediate ha ricevuto un boom di adesioni da tutta Italia. Un plebiscito. 'Chiediamo alla società di voltare pagina senza indugio - spiega l'ideatore, Alberto Bonifazi - entro pochi giorni invieremo tutte le adesioni al presidente Agnelli'. Ne terrà conto? Ieri Del Neri è arrivato a Vinovo con il coordinatore dell'area tecnica Fabio Paratici, il braccio destro di Marotta, che nella rubrica del telefonino ha i numeri dei possibili successori, dall'ammiraglio Lippi, il favorito, ai tenenti di vascello Gentile e Casiraghi. I ritmi lenti della ripresa sono stati ulteriormente dilatati dalla pioggia. Ma stamani si fa sul serio: doppia seduta di allenamento. E' emergenza a centrocampo: Aquilani e Sissoko sono fuori uso, Pepe squalificato. Lavorerà ancora sulla difesa per provare a riprendersi la Juve.
(Leggo - Edizione Torino)