Juve, Osvaldo: contro la Fiorentina una domenica speciale
Luca Cellini
Non sara' una partita qualsiasi quella di domenica prossima per Pablo Daniel Osvaldo, contro una delle sue tante squadre da ex, ma che, visto che l'avversario si chiamera' Fiorentina, l'italo-argentino per prima sa che avra' un sapore speciale. Perchè Osvaldo è a conoscenza cosa significhi nell'ambiente viola la sfida alla Juventus, e perchè lui per primo ha contribuito a regalare ai tifosi gigliati una delle piu' grandi soddisfazioni nella storia recente del club affidato da quasi 12 anni alla famiglia Della Valle. Perchè quel 2 marzo 2008 fu il classe '86 di Buenos Aires a segnare al 90' la rete che mando' in delirio i supporters gigliati, nel'ultimo e storico successo della Fiorentina sul campo della Juventus, con tanto di mitragliata come esultanza, in omaggio al suo idolo Batistuta. Un cerchio quasi perfetto il gesto con cui amava celebrare le reti Batigol, visto che proprio nella sfida d'andata fra i viola ed i bianconeri in questo campionato, del 20 ottobre scorso, i realizzatori dei due gol per la squadra guidata da Antonio Conte, Tevez e Pobga, celebrarono la propria marcatura con il gesto della mitraglia, in un Franchi ammutolito dal doppio vantaggio della Juventus. Solo che poi dopo un'ora di gioco le cose cambiarono, ed arrivano i 4 gol della Fiorentina, tanto che il patron gigliato Andrea Della Valle disse nel post gara: 'Loro hanno fatto due mitagliate, ma noi abbiamo risposto con quattro fucilate', mandando ancora di piu' in estati i già deliranti per il successo in rimonta tifosi viola. Osvaldo interruppe la sua avventura in maglia viola poco oltre 10 mesi dopo quel suo gol indimenticabile segnato all'ora stadio 'Olimpico' di Torino, ma e' rimasto legato a Firenze, anche perchè nella città che lo accolse nel 2007, reduce dall'esperienza nell'Atalanta e nel Lecce, stanno crescendo due figlie avute dalla prima moglie, e dove torna spesso, proprio per trascorrere del tempo con le giovani fanciulle che portano il suo cognome. Per questo e per tanti motivi, Osvaldo forse sara' un po' emozionato domenica prossima, nella prima delle tre sfide che in 12 giorni opporra' la sua Juve, alla Fiorentina, per un 'tradimento' che a piu' di qualche tifoso che era rimasto legato all'immagine di quello che doveva essere l'erede di Batigol, non è piaciuto per niente.