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Juventus: Oscar & Co. arrivano col 'gippone'
FIAT, AZIENDA VERDEORO - Perché abbiamo abbinato il mercato del pallone a quello delle quattro ruote? Semplice: in Brasile, per la precisione a Pernambuco, la FCA ha appena inaugurato il suo più grande insediamento produttivo, che a regime impiegherà 9mila persone. L'iniziativa del gruppo industriale capitanato da John Elkann e Sergio Marchionne ha visto il contribuito determinante dello Stato brasiliano, tanto da far affermare alla presidente Dilma Rousseff: "Consideriamo la Fiat un'azienda gialloverde". In Brasile, FCA ha messo sul piatto 7 miliardi di reais, pari a oltre 2,2 miliardi di euro, il più grande investimento nel settore automobilistico mai fatto in Sudamerica, per costruire la nuova fabbrica Jeep di Goiana.
JEEP = BRASILE = JUVE = CAMPIONE IN ARRIVO - E Jeep, naturalmente, vuol dire anche Juventus. Il marchio di casa Fiat-Chrysler come è noto è infatti il main sponsor del club bianconero, forte di un accordo (rinnovato nel 2014) da 102 milioni di euro in sei anni, per un corrispettivo annuo, a partire dalla stagione 2015-16, di 17 milioni. Va da sè, quindi, che il logo Jeep sulla maglia dei campioni d'Italia, abbinato allo sforzo economico e di produzione pianificato dal gruppo in Brasile, abbiano, fra le tante conseguenze possibili, anche quella di vedere un campione brasiliano accasarsi alla Juventus. Questione di immagine, questione di merchandising.
LA CACCIA AL NUOVO NEYMAR E' IN PIENO SVOLGIMENTO - Non si tratta, ovviamente, solo di una deduzione logica. A confermare questo quadro sono anche i rumors raccolti da Calciomercato.com in ambienti vicini alla società, oltre alle strategie di mercato e di scouting, già verificate, di Paratici e del suo staff di osservatori. E poi, per concludere, c'è anche una questione di principio: a differenza di altri grandi club italiani ed europei, la Juventus non ha mai avuto fra le sue fila un vero fuoriclasse brasiliano. Sui 19 brasiliani della storia del club, i più importanti sono stati Altafini (comunque un oriundo e comunque arrivato a Torino a fine carriera), Cinesinho, bravo ma non certo una stella di prima grandezza, ed Emerson, la cui esperienza in bianconero è stata troppo breve. Per il resto, tante delusioni, a cominciare dall'ultimo abbaglio, quel Diego Ribas da Cunha arrivato con l'aureola del campione e ceduto, dopo un anno e un settimo posto, senza alcun rimpianto.
Un campione brasiliano alla Juve: lo esigono la storia del club, il mercato del calcio e quello delle automobili: si farà. Con Oscar in pole position.
Gianluca Minchiotti
Twitter: @Gianlumin
