Juventus, non c'è solo la beffa Todibo: da Calafiori a Sancho e Adeyemi, il lato oscuro dell'ossessione Koopmeiners
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Non è tutto rosa e fiori in questa importantissima sessione di calciomercato per la nuova Juventus di Thiago Motta e nella quale, per la prima volta, Cristiano Giuntoli ha la possibilità di determinare ogni tipo di strategia di comune accordo con l’allenatore che ha personalmente scelto per sostituire Massimiliano Allegri. Il clamoroso ribaltone sul fronte Jean-Clair Todibo, operazione che il club bianconero era convintissimo di potere chiudere da un momento all’altro dopo il blitz francese di Giuntoli dei giorni scorsi, è la cartina di tornasole delle difficoltà che anche una delle principali società del nostro campionato si trova ad affrontare quando la necessità di rinforzare una squadra dal punto di vista tecnico deve conciliarsi con la compatibilità coi parametri economici attuali. Conclusi gli affari Di Gregorio, Douglas Luiz, Thuram e Cabal, per i quali si sono resi necessari già i sacrifici di Iling Junior, Barrenechea e Soulé, la Juventus ha in casa ancora una serie di “esuberi” eccellenti, senza la cui partenza diventa complicato dare lo sprint per gli ultimi innesti richiesti da Motta.
ECCO COM'E' SALTATO TODIBO
AFFARI SFUMATI - Todibo apparteneva a questa lista, così come Riccardo Calafiori - primo vero obiettivo per la difesa, poi passato all’Arsenal - e come una serie di calciatori che i bianconeri hanno seguito per rinforzare la batteria degli esterni offensivi. Jadon Sancho e Karim Adeyemi erano le prime scelte sulle quali erano state rivolte le attenzioni, così come - prima dell’inserimento deciso e determinato dell’Olympique Marsiglia, col Manchester United si è provato ad intavolare un discorso per Mason Greenwood. Tutti attaccanti accomunati da una valutazione di mercato non inferiore ai 30 milioni di euro, una cifra che la Juventus non poteva e non può tuttora impegnare senza avere la certezza di trovare una soluzione in uscita per i vari Szczesny, Arhur, McKennie, Kostic e Chiesa, giusto per citare i casi più eclatanti. E anche per Galeno del Porto Giuntoli sta valutando di inserire Tiago Djalò, arrivato da appena 7 mesi con l’etichetta di giocatore soffiato all’Inter ma preziosa contropartita tecnica nel caso in cui i Dragoes accettassero.
KOOPMEINERS STRAPPA CON L'ATALANTA
OSSESSIONE KOOPMEINERS - A tre settimane esatte dalla chiusura del mercato, la perdita di un obiettivo dichiarato come Todibo rischia di avere inevitabili ripercussioni sulle strategie e sulle priorità da perseguire per completare l’organico a disposizione di Motta. La manovra di accerchiamento all’atalantino Koopmeiners ha forse sottratto tempo e risorse alle altre operazioni sulle quali la Juventus stava e sta ragionando da tempo: un difensore centrale e due esterni d’attacco per completare il tridente con Vlahovic. Se per Nico Gonzalez la chiave di volta potrebbe essere ancora una volta l’inserimento di uno o più calciatori graditi alla Fiorentina, per le altre situazioni in essere molto o tutto dipende dai tagli necessari. Il tempo non manca, certo, ma a Giuntoli spetta ora il compito di arrivare a quelle intuizioni senza le quali questa campagna acquisti rischia di rimanere inespressa.
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ECCO COM'E' SALTATO TODIBO
AFFARI SFUMATI - Todibo apparteneva a questa lista, così come Riccardo Calafiori - primo vero obiettivo per la difesa, poi passato all’Arsenal - e come una serie di calciatori che i bianconeri hanno seguito per rinforzare la batteria degli esterni offensivi. Jadon Sancho e Karim Adeyemi erano le prime scelte sulle quali erano state rivolte le attenzioni, così come - prima dell’inserimento deciso e determinato dell’Olympique Marsiglia, col Manchester United si è provato ad intavolare un discorso per Mason Greenwood. Tutti attaccanti accomunati da una valutazione di mercato non inferiore ai 30 milioni di euro, una cifra che la Juventus non poteva e non può tuttora impegnare senza avere la certezza di trovare una soluzione in uscita per i vari Szczesny, Arhur, McKennie, Kostic e Chiesa, giusto per citare i casi più eclatanti. E anche per Galeno del Porto Giuntoli sta valutando di inserire Tiago Djalò, arrivato da appena 7 mesi con l’etichetta di giocatore soffiato all’Inter ma preziosa contropartita tecnica nel caso in cui i Dragoes accettassero.
KOOPMEINERS STRAPPA CON L'ATALANTA
OSSESSIONE KOOPMEINERS - A tre settimane esatte dalla chiusura del mercato, la perdita di un obiettivo dichiarato come Todibo rischia di avere inevitabili ripercussioni sulle strategie e sulle priorità da perseguire per completare l’organico a disposizione di Motta. La manovra di accerchiamento all’atalantino Koopmeiners ha forse sottratto tempo e risorse alle altre operazioni sulle quali la Juventus stava e sta ragionando da tempo: un difensore centrale e due esterni d’attacco per completare il tridente con Vlahovic. Se per Nico Gonzalez la chiave di volta potrebbe essere ancora una volta l’inserimento di uno o più calciatori graditi alla Fiorentina, per le altre situazioni in essere molto o tutto dipende dai tagli necessari. Il tempo non manca, certo, ma a Giuntoli spetta ora il compito di arrivare a quelle intuizioni senza le quali questa campagna acquisti rischia di rimanere inespressa.
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