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    Juventus, Marotta: 'Preoccupati per i cori discriminatori dei nostri tifosi. Paratici al Milan? E' bravo e resta qui'

    Juventus, Marotta: 'Preoccupati per i cori discriminatori dei nostri tifosi. Paratici al Milan? E' bravo e resta qui'

    L’ad della Juventus Beppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Sky prima della partita contro il Napoli e ha toccato diversi temi, tra cui l’interesse del Milan per il ds Paratici e i nuovi cori discriminatori dei sostenitori bianconeri contro i tifosi partenopei.

    Abbiamo sentito dei cori offensivi contro i napoletani, ripetuti anche all'ingresso in campo del Napoli. L'ispettore della procura federale ha già preso nota. Siete preoccupati di poter poi pagare per questi cori?

    "Siamo preoccupati e credo che lo sia tutto il movimento calcistico per i fatti che continuano ad avvenire come quelli di oggi a Salerno. Sono situazioni che danno veramente un esempio negativo al nostro calcio che ha bisogno di essere rivalutato dal punto di vista anche dell'immagine, non solo dal punto di vista di quelli che sono i risultati tecnici. E quindi ci dispiace. Vorrei tanto che i tifosi potessero incitare solo la squadra e non rivolgere cori offensivi, perchè poi alla fine io lo considero un autolesionismo, in quanto le punizioni riguardano anche le tifoserie. Quindi questo è un dato significativo, un dato che dovremmo cercare tutti insieme di debellare".

    Quanto è soddisfatto un dirigente quando vede un giocatore arrivato a parametro zero diventare titolare della squadra?

    "Queste sono cose bellissime, sono delle intuizioni che abbiamo avuto come società, quindi i meriti vanno equamente distribuiti. C'è Pogba, poi due-tre anni fa Pirlo, quindi evidentemente sono delle opportunità che il calcio riserva sempre. Bisogna avere la capacità di monitorare, di avere la forza di intervenire nel momento giusto, un pizzico di fortuna e di circostanze favorevoli. Noi abbiamo avuto tutto un insieme di queste situazioni, oltre ad avere degli allenatori, nel caso di Pogba, che sono riusciti a valorizzare le risorse di questo ragazzo".  

    Si è parlato di Paratici al Milan. Ma lei lo lascerebbe andare?

    "Mah... devo dire innanzitutto che siamo doppiamente orgogliosi di questo perchè come Juventus significa che un nostro dirigente è accostato ad un club comunque molto prestigioso. Sul piano personale, altrettanto, perchè l'ho avviato io a questa professione qualche anno fa e quindi devo dire che è molto bravo dal punto di vista professionale. Però c'è una certezza, che è quella che la Juventus ha un suo modello di riferimento, ha un suo staff, tra me, lui, Pavel Nedved, sotto la regia di Andrea Agnelli, con un allenatore, che rappresentano direi un modello granitico, dove tutto avviene all'interno di questo team, con le dinamiche - per l'amor di Dio - che i possono essere in tutti i club, però siamo felici e contenti di dare il nostro contributo alla causa della Juventus. Per cui non vedo altre sirene all'orizzonte".

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