Nel passato bianconero, i precedenti sono quattro, tutti negativi. Nella stagione 1967/68, in semifinale di Coppa dei Campioni contro il Benfica, la Juve perde sia all'andata in trasferta (2-0) che al ritorno in casa (1-0). Nel 1973-74, nel primo turno di Coppa dei Campioni, i bianconeri perdono all'andata per 2-0 in Germania Est contro la Dinamo Dresda a vincono per 3-2 al ritorno a Torino, un successo che ovviamente non basta per passare il turno. Nel 1975-76, sempre in Coppa dei Campioni, negli ottavi di finale l'andata è Borussia Monchengladbach-Juventus 2-0, mentre al ritorno in Italia il match finisce 2-2. Infine, nei quarti di finale di Champions 2005-06, la Juve di Fabio Capello perde per 2-0 ad Highbury contro l'Arsenal e al ritorno, al Delle Alpi, non va oltre lo 0-0. 

 

Per passare il turno, quindi, i bianconeri devono andare oltre la loro storia, riscrivendola, con un'impresa che entrerebbe nella leggenda del club campione d'Italia. La Juventus ci crede e, sul Twitter ufficiale del club, lancia l'hashtag #IoCiCredo, citando una frase di Omar Sivori, grande numero 10 juventino degli anni '60: "Qui bisogna lottare sempre e quando sembra che tutto sia perduto crederci ancora, la Juve non si arrende mai".

 

Rimonta possibile? Impossibile? In attesa di vedere come andrà a finire, il sito ufficiale della Juventus (lo si leggeva domenica) ironizza su chi si dimostra scettico nei confronti delle possibilità della squadra di Antonio Conte di compiere l'impresa, citando altre conquiste dei bianconeri nell'ultimo anno e mezzo che, da molti addetti ai lavori, erano ritenute quasi irrealizzabili: "I bianconeri sono chiamati a compiere un'impresa che per molti rasenta la fantascienza: un po' come vincere uno scudetto da imbattuti, rimanere per un anno in testa alla classifica, rifilare tre gol ai campioni d'Europa...". Domani sera, la resa di conti.