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    Juve, Locatelli: "Scudetto, non ci nascondiamo. Allegri o Thiago Motta? Il più matto è De Zerbi. Nonnismo al Milan"

    Juve, Locatelli: "Scudetto, non ci nascondiamo. Allegri o Thiago Motta? Il più matto è De Zerbi. Nonnismo al Milan"

    • Redazione CM
    Manuel Locatelli si è ripreso la Juventus. Il centrocampista bianconero (classe 1998 ex Milan e Sassuolo) ha rilanciato un'intervista a Tuttosport. Ecco le sue parole. 

    JUVE NEL CUORE - "Da piccolo non avevo un idolo di riferimento, ma un sogno solo: diventare un calciatore di Serie A e della Juve. Un sogno realizzato grazie a me, alla mia famiglia, a Dio. Ammiravo Del Piero, Nedved e Totti, quando ho visto qui per la prima volta Pavel mi sono emozionato. Tutta la mia famiglia è juventina. Mi piace guardare le partite, la Champions League ma anche i match di Serie B. Amo il calcio, guardo gli altri calciatori. Sono fanatico di calcio e negli ultimi anni ho seguito tantissimo Kroos, un centrocampista pazzesco". 
     
    NONNISMO - "Mi ricordo che la prima volta che sono andato ad allenarmi con la prima squadra di Allegri del Milan, avevo 16-17 anni, c'erano Kakà, Robinho e c'era più nonnismo. Ora siamo più tranquilli. L'importante è che non venga mai meno il rispetto. E' giusto mettere il piede in allenamento, rispettando le regole. Però ora è diverso. Noi più grandi dobbiamo pretendere da loro ma in un certo range". 
     
    DA ALLEGRI A THIAGO MOTTA - "Sono maturato tantissimo, come persona e giocatore. In questi tre anni dovevo essere più continuo. Io mi metto sempre in discussione per primo per cui ho un altro anno per migliorarmi. In questo momento abbiamo più possesso, lo dicono i dati, per cui tocco più palloni. E’ un modo di giocare diverso di cui sono felice. Thiago Motta? La prima impressione che ti dà è la personalità fortissima. E in un club come questo è utile. Mi ha colpito molto, devo essere sincero. E’ un maniacale nel lavoro. C'è una metodologia diversa anche in allenamento, lavoriamo di più sull'alta intensità. Comunque alla fine qui conta una cosa sola: vincere". 

    TRE 0-0 - "Con il Napoli abbiamo fatto meglio che con la Roma. La squadra di Conte si è chiusa. Poi ne abbiamo parlato: avremmo dovuto cercare di essere più verticali ed entrare più nell’area avversaria. Ma è normale, abbiamo appena iniziato un nuovo percorso. Il tiro in porta è un aspetto in cui devo migliorare, ma gioco in una posizione che non richiede soprattutto cercare il gol. Mi piacerebbe essere più decisivo, ma se serve che mantenga l'equilibrio della squadra affinché segni qualcun altro va bene uguale". 
     
    I NUOVI - "Sono tutti forti, per cui non posso dire che uno emerge rispetto agli altri. Però c'è un aspetto che voglio sottolineare: tutti i nuovi mi hanno impressionato perché sono davvero dei bravi ragazzi. Da loro lo spirito di voler essere migliori". 

    ARSENAL - "Mi capita di ripensare all'Arsenal che mi voleva quando poi ho scelto la Juve? No, però visto che amo vedere le partite guardo anche le loro e stimo il loro tecnico, Arteta". 
     
    LIPSIA - "Sono una bella squadra che vuole tenere il palleggio con tanti giovani interessanti. Però noi dobbiamo pensare alla nostra partita: noi non dobbiamo fare tanti calcoli, in molti siamo giovani con poca esperienza in Champions e quindi dobbiamo viverla anche con la spensieratezza. Non è solo tensione. Serve l’atteggiamento avuto con il PSV". 
     
    GLI ALLENATORI - "Il più particolare sicuramente De Zerbi perché è il più matto, lo sa anche lui. Ma è anche la sua dote questa pazzia, lo aiuta a ottenere grandi risultati. Anche Allegri è un grande allenatore".  

    NAZIONALE - "Non bisogna chiederlo a me. Dopo la delusione dell'Europeo mi sono focalizzato ancora di più, anche per centrare questo obiettivo della Nazionale".  

    SCUDETTO - "Io credo che l'Inter resti la favorita, è la più completa. Ma ci sono tante squadre buone, come il Milan che ha fatto un gran derby, il Napoli e noi siamo una grande squadra, non ci dobbiamo nascondere. Ma facciamo un passo alla volta". 

    TORO PRIMO - "Chiaro che bisogna fargli i complimenti. Conosco bene Vanoli perché l'ho avuto nelle nazionali giovanili ed era un grande tecnico già allora. Ha fatto un bel percorso in Serie B e quando mi allenava pensavo che sicuramente sarebbe arrivato in alto. Spero che il Toro ovviamente non rimanga tutto l'anno in testa". 
     
    GENOA - "Che partita mi aspetto sabato? Bello giocare a Marassi, l'obiettivo è vincere e voglio mandare un abbraccio a Malinovskyi per quello che gli è successo". 

    LE PREVISIONI E LE STATISTICHE DEI BOOKMAKERS - Il centrocampista bianconero Manuel Locatelli si è rivelato fondamentale nel positivo inizio di stagione da parte dei bianconeri e la sua importanza si ripercuote anche nel nostro pronostico Genoa-Juventus.



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