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  • Juventus, lo sponsor di maglia non prende il volo: dal caos ITA Airways a Save The Children, le prossime mosse

    Juventus, lo sponsor di maglia non prende il volo: dal caos ITA Airways a Save The Children, le prossime mosse

    • Emanuele Tramacere
    Ancora in alto mare, o meglio bloccato in pista ancor prima del decollo. La situazione sponsor di maglia in casa Juventus resta un incastro che la società bianconera non riesce proprio a sbrogliare e che da metà agosto ad oggi si può racchiudere dietro un unica immensa frase “ci stiamo lavorando” che da Torino continuano a ribadire mascherando le perplessità e le difficoltà impreviste incontrate nel percorso. La nebbia persiste e in questi giorni la trattativa è tornata ad accendersi attorno al nome di ITA Airways.

    ANCORA SAVE THE CHILDREN - Ad oggi e in vista della prossima sfida in trasferta a Empoli in programma sabato 14 settembre a partire dalle ore 18 continuerà la presenza sul petto dei giocatori di Thiago Motta del logo di Save The Children. Uno sponsor che sponsor non è, dato che non porta introiti commerciali, ma che aumenta l'impatto dell'impegno socio-civile del club con cui l'ente benefico collabora già da tanto tempo. Dalla prima giornata Save The Children è apparso sulle maglie in sostituzione di quello che doveva essere lo spazio dello sponsor ufficiale i cui accordi in realtà erano davvero stati trovati.

    L'ADDIO A JEEP ERA NOTO - La Juventus, infatti, ha iniziato a lavorare sul nuovo sponsor di maglia già da metà dell'anno scorso quando, internamente a Exor, è arrivata la conferma che il vecchio accordo con Jeep da 45 milioni di euro annui non sarebbe stata rinnovato. Da allora la squadra marketing della società bianconera ha provato a chiudere accordi per cifre quanto più vicine possibili a quelle appena chiuse. Proprio per questo, diverse proposte di gran lunga inferiori sono state respinte e gli sforzi si sono concentrati su un unico grande nome, quello della compagnia aerea di bandiera italiana.

    LO STOP CON ITA - In ritardo rispetto ai tempi previsti, ma per una cifra che si avvicinava a 30 milioni di euro l'accordo di massima era stato trovato in vista dell'inizio del campionato. L'intesa raggiunta è stata però frenata prima di poter arrivare alla stesura dei contratti. Lo stop fu imposto direttamente dal Governo italiano che non ha ritenuto congrua la cifra da mettere in campo e le modalità per portare avanti il legame diretto della compagnia con la Juventus.

    TRATTATIVA APERTA - Quel “Ci stiamo lavorando” riecheggia però ancora nelle stanze della Continassa. L'accordo saltato è ancora sul tavolo e le parti stanno trattando con la possibilità da parte del Governo di venire incontro alla società bianconera. I tempi sono purtroppo ancora lunghi, e presto l'idea in casa Juventus sarà quella di tornare ad avere la maglia pulita da ogni logo, compreso quello sociale di Save The Children, in attesa di un accordo economico con Ita o con un nuovo partner commerciale. In sostanza “ci stiamo lavorando” sì, e servirà un po' di tempo.

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