Getty Images
Juventus, l'ex allenatore di Douglas Luiz: "L'occasione che aspettava, Thiago Motta..."
Douglas Luiz è molto vicino a trasferirsi alla Juventus, a tuo parere è il passo di carriera che stava aspettando?
"Credo di sì, la Juventus è una grande squadra di calcio conosciuta in tutto il mondo e i suoi risultati sono sempre stati molto significativi. Il suo allenatore sarà italo brasiliano, che naturalmente conosco bene, e potrebbe far bene sotto la sua guida. La Juve è un'opportunità migliore rispetto a quella del suo attuale presente, perché sta recuperando terreno e nel suo Dna c'è la vittoria. La vetrina, come la definiamo qua in Brasile, è migliore, e non c'è il rischio di scomparire dalla scena mondiale. E poi l'allenamento di voi italiani è sempre molto organizzato, senz'altro migliorerà le sue qualità. Questo potrebbe essere un enorme guadagno per lui".
"Juve soluzione giusta? Sì, la Juventus sarebbe il club giusto per lui. E' a un livello più alto, senza offesa, di Girona e Aston Villa, quindi credo che possa aspirare di vincer lo scudetto e giocherebbe la Champions. Come dicevo, a livello tattico potrebbe avere una crescita molto importante. Anche perché il modo di giocare degli inglesi è diverso da quello italiano. Thiago lo aiuterà in questo, sapete perché? Lui conosce molto bene la mentalità brasiliana, ma è anche italiano perché è stato un atleta di alto livello ed è arrivato in Nazionale. Lo aiuterà a raggiungere i massimi livelli".
Potrebbe migliorare i gol e gli assisti fatti quest'anno? Per chi non lo sapesse, nella stagione appena trascorsa ha totalizzato 9 gol e 5 assist.
"E' molto difficile prevederlo con anticipo, perché la Premier League è un campionato diverso dalla Serie A. Douglas è un finalizzatore, abile soprattutto da fuori area e in grado di concludere bene l'azione. Tradotto: non è letale solo dai venti metri, ma anche all'interno dell'area. Quindi è davvero in possesso davvero di capacità tecniche che gli permettono di segnare dei goal, può far poi anche l'ultimo passaggio per mandare in porta il compagno. A mio avviso, è un centrocampista molto completo".
I tifosi bianconeri sono già molto entusiasti per il suo arrivo, ci puoi descrivere meglio le sue qualità e in che ruolo potrebbe giocare con Motta?
"Schierai per la prima volta Douglas come mezz'ala, però è talmente duttile che può ricoprire le più importanti posizioni del centrocampo. Non ci saranno mai problemi con il modulo, perché è adattabile in un 4-2-3-1 o in un 4-4-2 e anche in un 3-5-2, è molto intelligente dal punto di vista tattico e può esser sempre una soluzione nelle diverse chiavi di gioco della squadra. Ha grande personalità, è un lavoratore indomabile, non si nasconde mai dal gioco e cerca sempre di essere utile per i compagni nella fase di costruzione. Io rimasi sorpreso dalle sue letture tattiche, per questo lo portai con me in prima squadra. Lo vedevo già negli allenamenti e lo ritenevo pronto, non mi sbagliai sui di lui (sorride ndr)".
Dicevi che ha sempre avuto una grande personalità, o sbaglio?
"Sì, l'ho sempre visto molto simile a me stesso. Gli ho sempre parlato in maniera forte, diretta, a volte anche dura, perché Douglas non ha mai avuto paura di decidere la partita. Posso raccontarvi un episodio che è accaduto quando era un mio calciatore al Vasco".