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Juventus, il discorso di Agnelli all'Unesco
Di seguito l'intervento del presidente bianconero, così come riportato da TuttoJuve.com: "È un onore parlare all'Unesco, luogo di scambio di opinioni e vero crocevia di culture. Il calcio non è solo lo spettacolo distante dei grandi stadi. È il sogno di miliardi di persone, è felicità. Un pallone, un bambino e la felicità. Gli ingredienti del progetto "Gioca con me", lanciato con il Centro Unesco di Torino, sono proprio questi. I progetti dell''Unesco possono essere d'ispirazione per il mondo del calcio nella lotta contro il razzismo. Il grande scrittore Eduardo Galeano disse che il calcio è la sola cosa di cui un bambino ha bisogno per essere felice; poi le nostre società civili si sono complicate e da alcuni anni, il calcio e la felicità non sono accessibili a tutti. Il calcio, sport che da sempre è stato modello di integrazione, correva il rischio di perdere questa caratteristica. "Gioca con me" coinvolge 40 bambini, maschi e femmine, di dieci diverse nazionalità che hanno accesso alle JSS. I bambini, selezionati grazie alla collaborazione del Centro UNESCO di Torino, frequentano la scuola pubblica. Per la prima volta inoltre hanno partecipato ad un corso di calcio. Alcuni genitori hanno seguito un corso di formazione. "Gioca con me" insomma è diventato un vero esempio di integrazione e inclusione: due valori chiave tra gli obiettivi dell'Unesco. Il calcio italiano, che sta ancora cercando la direzione per una vera riforma, rimane uno dei campionati più belli. Sono convinto che l’Italia, per anni terra di emigranti, non soffra di razzismo vero e proprio. L’Italia vive un fenomeno di immigrazione massiccia e a volte, come allo stadio, la gente stenta a comprenderlo. La Juventus ha voluto aiutare a comprendere meglio la situazione con il programma "Un calcio al razzismo", oggi alla sua quarta edizione. Il JCollege accoglie 100 ragazzi delle Giovanili da tutto il mondo e ha ricevuto il Best Achievement dall'ECA".