Calciomercato/Getty
Juventus, hai visto Di Maria? Dal flop in bianconero alla rinascita al Benfica
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Angel Di Maria è un esempio eclatante di resurrezione calcistica allo stato puro. A 37 anni quasi compiuti, il Fideo è tornato a giocare a livelli assolutamente impensabili e la tripletta dell'ultimo fine settimana – nella sfida di Coppa del Portogallo contro l'Estela Amadora – è soltanto l'ultima conferma che giocatori di questa levatura sono una specie drammaticamente in via di estinzione. E difficilmente rimpiazzabile. Da inizio della stagione, con la maglia Benfica, sono già 8 le reti realizzate e 3 i passaggi decisivi del campione argentino, che continua a dimostrare coi fatti di essere giocatore molto competitivo in Europa.
EX JUVE, LA ROVESCIATA DA URLO DI DI MARIA
Un'immagine decisamente diversa a quella offerta nell'unica annata in maglia Juventus dall'ex calciatore di Real Madrid e Paris Saint-Germain, che ha già eguagliato in quattro mesi il rendimento complessivo della stagione 2022/2023 tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Numeri dietro ai quali si nascondeva una palese difficoltà di adattamento al tatticismo esasperato del calcio italiano e di quello di Massimiliano Allegri. Del resto, che l'esperienza italiana di Di Maria non sia stata vissuta dal diretto interessato con grande trasporto emotivo lo si ricava dalla “dimenticanza” nell'intervista concessa all'Equipe dello scorso luglio, nella quale ha citato diverse sue squadre meno la Juventus (“Ho la soddisfazione di dire a me stesso che ho giocato per tutti i club. Quando sono arrivato al Benfica c'erano grandi giocatori e ho finito per trovare il mio posto. Quando sono arrivato al Real Madrid c'erano stelle incredibili e ho finito per giocare, anche quando c'erano Benzema, Bale, Cristiano Ronaldo. Ho trovato posto a centrocampo, accanto a Modric e Xabi Alonso. Lo stesso quando sono andato al Manchester United o al Psg con Messi, Mbappé e Neymar”).
VLAHOVIC RESTA IN DUBBIO PER L'ASTON VILLA
Oppure ancora quando, nell'estate 2023, il Fideo si espresse così a Dsports Radio sulla sua esperienza alla Juventus: “È stato un anno difficile per il club. Non ho mai capito quello che è successo durante la stagione. Ho provato a capirlo e fare il mio dovere quando dovevo giocare. Non ho giocato molto e alla fine mi è dispiaciuto. Ho avuto parecchi colloqui con i dirigenti della Juve, non era quello di cui avevo discusso con l'allenatore. A volte ci si rende conto che le parole non valgono molto”. Dell'anno torinese di Di Maria restano più impresse nella mente queste evidenti frecciate – e i 6 milioni di euro netti più bonus di ingaggio investiti dalla Juve - piuttosto che un contributo che, tra campo e spogliatoio, è stato ben al di sotto dello status del fuoriclasse che è stato. E che è tuttora.
ASTON VILLA-JUVENTUS, DOVE VEDERLA IN TV
Un giocatore che, inserito in un contesto di squadra diverso come è la Juve di Thiago Motta – ex compagno di squadra dell'argentino al PSG – forse avrebbe potuto ancora dire la sua. Una Juventus che – con o senza Dusan Vlahovic in campo - fatica a segnare con facilità e regolarità e alla quale sembra mancare quel pizzico di imprevedibilità che i soli Yildiz e Conceiçao non possono sempre garantire. Che il feeling con l'allenatore italo-brasiliano sia ben diverso rispetto a quello con Allegri lo si coglie pure dalla reazione social, con tanto di emoticon, di Di Maria al momento dell'annuncio ufficiale della Juventus.
E il futuro che cosa riserva? Nonostante le ripetute speculazioni della passata estate, Angel Di Maria ha scelto di rimandare il suo atteso ritorno in Argentina e al Rosario Central – club nel quale è cresciuto è di cui è rimasto sempre tifoso. Il rinnovo siglato col Benfica scade nell'estate del 2025, quando il fantasista avrà compiuto già i 37 anni, ma ad oggi parlare della sua prossima destinazione non sembra essere una priorità: “Abbiamo un campionato davanti, due Coppe, la Champions League . Poi vedremo. Sono molto felice, le cose stanno andando bene e questa è la cosa più importante”, ha detto a RTP.
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EX JUVE, LA ROVESCIATA DA URLO DI DI MARIA
Un'immagine decisamente diversa a quella offerta nell'unica annata in maglia Juventus dall'ex calciatore di Real Madrid e Paris Saint-Germain, che ha già eguagliato in quattro mesi il rendimento complessivo della stagione 2022/2023 tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Numeri dietro ai quali si nascondeva una palese difficoltà di adattamento al tatticismo esasperato del calcio italiano e di quello di Massimiliano Allegri. Del resto, che l'esperienza italiana di Di Maria non sia stata vissuta dal diretto interessato con grande trasporto emotivo lo si ricava dalla “dimenticanza” nell'intervista concessa all'Equipe dello scorso luglio, nella quale ha citato diverse sue squadre meno la Juventus (“Ho la soddisfazione di dire a me stesso che ho giocato per tutti i club. Quando sono arrivato al Benfica c'erano grandi giocatori e ho finito per trovare il mio posto. Quando sono arrivato al Real Madrid c'erano stelle incredibili e ho finito per giocare, anche quando c'erano Benzema, Bale, Cristiano Ronaldo. Ho trovato posto a centrocampo, accanto a Modric e Xabi Alonso. Lo stesso quando sono andato al Manchester United o al Psg con Messi, Mbappé e Neymar”).
VLAHOVIC RESTA IN DUBBIO PER L'ASTON VILLA
Oppure ancora quando, nell'estate 2023, il Fideo si espresse così a Dsports Radio sulla sua esperienza alla Juventus: “È stato un anno difficile per il club. Non ho mai capito quello che è successo durante la stagione. Ho provato a capirlo e fare il mio dovere quando dovevo giocare. Non ho giocato molto e alla fine mi è dispiaciuto. Ho avuto parecchi colloqui con i dirigenti della Juve, non era quello di cui avevo discusso con l'allenatore. A volte ci si rende conto che le parole non valgono molto”. Dell'anno torinese di Di Maria restano più impresse nella mente queste evidenti frecciate – e i 6 milioni di euro netti più bonus di ingaggio investiti dalla Juve - piuttosto che un contributo che, tra campo e spogliatoio, è stato ben al di sotto dello status del fuoriclasse che è stato. E che è tuttora.
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Un giocatore che, inserito in un contesto di squadra diverso come è la Juve di Thiago Motta – ex compagno di squadra dell'argentino al PSG – forse avrebbe potuto ancora dire la sua. Una Juventus che – con o senza Dusan Vlahovic in campo - fatica a segnare con facilità e regolarità e alla quale sembra mancare quel pizzico di imprevedibilità che i soli Yildiz e Conceiçao non possono sempre garantire. Che il feeling con l'allenatore italo-brasiliano sia ben diverso rispetto a quello con Allegri lo si coglie pure dalla reazione social, con tanto di emoticon, di Di Maria al momento dell'annuncio ufficiale della Juventus.
E il futuro che cosa riserva? Nonostante le ripetute speculazioni della passata estate, Angel Di Maria ha scelto di rimandare il suo atteso ritorno in Argentina e al Rosario Central – club nel quale è cresciuto è di cui è rimasto sempre tifoso. Il rinnovo siglato col Benfica scade nell'estate del 2025, quando il fantasista avrà compiuto già i 37 anni, ma ad oggi parlare della sua prossima destinazione non sembra essere una priorità: “Abbiamo un campionato davanti, due Coppe, la Champions League . Poi vedremo. Sono molto felice, le cose stanno andando bene e questa è la cosa più importante”, ha detto a RTP.
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Commenti
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Tolte via quelle due squadre che ha come rivali ,le altre sono roba da campionato del Congo belga !!