Deludente, fischiato, fuori contesto. L'inizio di stagione di Sebastian Giovinco è stato ben al di sotto delle possibilità della Formica Atomica che, quando veste il bianconero, di atomico sembra avere ben poco. Male a Firenze, malissimo a Londra col Chelsea ma anche con la Nazionale. Il peso degli 11 milioni spesi dalla Juventus per riacquistare la metà in possesso del Parma sta cominciando a schiacciarlo e gli stessi tifosi bianconeri mugugnano a più non posso.

Doveva essere l'erede di Del Piero, ma per il momento anche solo l'associazione tra i due è una bestemmia sportiva per i tifosi della Vecchia Signora. Le prime uscite stagionali, illusione di Udine a parte, hanno restituito un giocatore molle, fragile, fuori dagli schemi e confuso nella tecnica. Vero che gli unici tiri verso la porta di Viviano sono stati i suoi, ma considerarli pericolosi è eccessivo. I più ricordano le triangolazioni fallite, i passaggi per Lichtsteiner direttamente in fallo laterale e poca, pochissima grinta.

Il vero Giovinco è un altro. E' quello visto a Parma quando, per essere completi nell'analisi, giocava sì da seconda punta ma spostata più sulla sinistra e con la possibilità di giocare col campo aperto dalla parte 'buona' della visuale e la possibilità di rientrare. In quella zona però a Torino gioca Vucinic, sua maestà Vucinic. Poche storie, non si cambia. Il salto di qualità dovrà inventarselo in qualche altro modo. Per il momento Giovinco non è all'altezza della Juve e non è solo una battuta di dubbio gusto.