Juventus, focus mercato. Krasic o Dzeko, che dilemma!
Krasic o Dzeko, questo è il dilemma. Dopo la decisione della FIGC di far scendere il numero degli extracomunitari da due ad uno soltanto, la Juventus è entrata in crisi. Ma non solo i bianconeri. Tutto il mercato italiano è andato nel 'pallone'. Sia la Signora che le altre squadre del nostro Paese non sanno più che pesci prendere. E di conseguenza il mercato è in una pericolosa fase di stallo. Le pedine restano dov'erano prima, e muovere i pezzi sulla scacchiera per scatenare la classica reazione a catena è impossibile. Anche per questo motivo Beppe Marotta, al momento, ha le mani legate. Non solo. Oltretutto la priorità è sfoltire la rosa. In ritiro a Pinzolo ci sono 26 giocatori. Dal 21 in poi, quando i nazionali si aggregheranno al gruppo, saliranno a 35. Ecco perché la questione Krasic è in fase di stasi. Peccato che il giocatore serbo non potrà aspettare in eterno e la Signora rischia di perderlo se non darà una sferzata alla trattativa. Lo ha confermato ieri lo stesso Dejan Joksimovic, l'agente dell’esterno del Cska Mosca. Oltretutto ad indurre in tentazione la formazione russa ci sono Manchester City, Inter e Fenerbahce, che al momento offrono più dei bianconeri.
Beppe Marotta, che in un paio di occasioni è volato a Mosca, ha offerto 15 milioni di euro. Il City ne ha già garantiti 18. E nerazzurri e turchi intendono alzare la posta per portarselo a casa. I bianconeri possono puntare sulla fervida volontà del giocatore, ma devono accelerare i tempi. La situazione, come ha confermato lo stesso direttore generale juventino, è bloccata in tutta Italia e spendere altri soldi, dopo averne spesi quasi trenta per cinque giocatori (Pepe, Storari, Motta, Martinez e Bonucci) al momento è veramente difficile. Prima, come già detto, è doveroso 'tagliare i rami secchi'. In un primo momento, quando la FIGC ha preso quella assurda decisione, sembrava che la Juventus avesse rinunciato a Krasic in favore di Dzeko. Anche perché dopo aver messo a posto le fasce con Pepe e Martinez, si pensava che la Juve avesse più bisogno di un attaccante di peso piuttosto che di un altro laterale. Anche perché Trezeguet lascerà Torino. Ma poi in corso Galileo Ferraris ci hanno ripensato. Ora il serbo è il vero obiettivo, mentre il bomber bosniaco del Wolfsburg è stato accantonato visto che, oltretutto, costa troppo: 30 milioni di euro.
Ma siccome la stagione è lunga e logorante. avere più esterni a disposizione sarebbe cosa buona e giusta. L'annata comincia il 29 luglio con i preliminari di Europa League, e la Juve spera di giocare fino a fine stagione ogni tre giorni: giovedì e domenica. I ricambi servono, eccome. E siccome Pepe può riciclarsi anche come attaccante, il laterale del Cska servirebbe eccome. Ma ora Marotta è arrivato a Pinzolo proprio per parlare con i giocatori e convincerne alcuni a fare le valigie. Per ora con le buone. Più avanti, quando il mercato sarà vicino a chiudere i battenti, con le cattive. La Signora spera di monetizzare soprattutto con Tiago, Trezeguet, Camoranesi e Grosso. Giusto per racimolare un po' di tesoretto da presentare in dote al Cska Mosca per accontentare i russi nell'asta al rialzo. Ora il direttore generale ha un compito ingrato: fare troppe cose in poco tempo. Anzitutto convincere i giocatori in esubero a cercarsi una sistemazione. Poi racimolare 'dinero contante' in un mercato momentaneamente in stallo ed infine assicurarsi Krasic prima che il giocatore e il Cska si stufino di aspettare e accettino altre offerte. L'affare Juve-Krasic, insomma, è ad un bivio.