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Juventus fermata da Milik e Baldanzi, con l'Empoli è solo 1-1. Allegri a +2, ma l'Inter può contro-sorpassare
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Finisce 1-1 Juventus-Empoli, terzo anticipo della 22esima giornata di Serie A. Al gol di Vlahovic risponde dalla panchina Baldanzi, ma il risultato finale, che interrompe per i bianconeri una striscia di 7 vittorie consecutive (Coppa Italia compresa) dice poco dell'andamento di una gara in cui il rosso rimediato da Milik a cavallo fra il 16' e il 17' ha rivoluzionato le forze in campo. Allegri prende un punto e va a +2 sull'Inter che però, con una gara in meno, domani sera a Firenze contro la Fiorentina ha l'occasione in caso di vittoria di contro-sorpassare i bianconeri.
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IL ROSSO A MILIK - Una partita condizionata inevitabilmente e che è cambiata negli equilibri in campo al minuto 15 quando l'entrata dura di Arkadiusz Milik a piede a martello su Alberto Cerri ha convinto il Var Doveri a richiamare alla On Field Review Marinelli per espellere il polacco. E così la Juve che era partita arrembante come nelle ultime uscite si ritrova costretta ad arretrare, concedere campo all'Empoli e modificare il proprio piano partita senza portare grossi pericoli verso la porta di Caprile. Anzi, è Szczesny, due volte su Cambiaghi a tenere in equilibrio la gara all'intervallo.
VLAHOVIC E BALDANZI - Nella ripresa la Juve prova a crescere e sfruttando una delle sue armi migliori, i gol da calcio piazzato, trova il momentaneo vantaggio con il solito Vlahovic (che con 6 reti si ferma a -1 da Ronaldo nel record di gol segnati nel mese di gennaio) che sfrutta un rimpallo in area piccola e buca il portiere. Allegri cambia Miretti con Weah e si copre, Nicola manda in campo Baldanzi e prova a recuperare e alla fine il cambio vincente è quello empolese perché poco dopo è proprio il fantasista italiano e obiettivo della Roma a beffare uno Szczesny colpevole sul palo lontano con un destro rasoterra all'angolino dal limite. Di fatto la gara finisce qui, con la Juve incapace, anche per l'uomo in meno, di reagire e portare altri pericoli per Caprile. Attento invece il portiere bianconero che dice no all'unica occasione creata da Cambiaghi e che sarebbe stata una beffa ancora più grande.