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    Juventus, ecco perchè serve Neto

    Juventus, ecco perchè serve Neto

    • Davide Russo de Cerame
    La Juventus non ha ancora chiuso alcun colpo sul mercato invernale: il dg Marotta, oltre che cercare di regalare un trequartista e un difensore a Massimiliano Allegri, pensa anche al futuro della porta bianconera, con Gigi Buffon ancora alla ricerca di un degno erede.

    NETO, L'IDEALE - Il portiere della Fiorentina ha scelto di non rinnovare il contratto con la società dei Della Valle, in scadenza il prossimo 30 giugno: alla base della decisione, c'è la volontà di Neto di rilanciarsi in una grande squadra, cercando di aumentare sensibilmente l'attuale stipendio che guadagna in viola (650mila euro). La Juventus avrebbe pensato di affidare proprio a Neto l'eredità di Gianluigi Buffon (a fine gennaio compirà 37 anni), che continuerà a essere il numero uno per altre due stagioni (il suo accordo con i bianconeri scade nel 2017). Il brasiliano, alla sua quinta stagione alla Fiorentina, ha dimostrato di essere un portiere di sicura affidabilità, capace di colpi importanti e di una reattività fuori dal comune. Arrivato in Toscana non da titolare, Neto è riuscito a guadagnarsi il posto in prima squadra dopo due stagioni e mezzo in panchina.

    DIETRO BUFFON POCHE CERTEZZE - Non tenendo conto degli attuali panchinari di Buffon (Storari e Rubinho, rispettivamente 38 anni e 32 anni, ed entrambi in scadenza di contratto), la Juventus ha numerosi portieri di proprietà, attualmente in prestito o in comproprietà tra Serie A, Serie B e Lega Pro. L'unico che può far ben sperare è Nicola Leali, attualmente al Cesena. Troppi i gol subiti dal 21enne (classe '93), sicuramente penalizzato dalla difesa della propria squadra (la seconda peggiore del campionato): ben trenta le reti subite da Leali, che sin troppo volte non ha dato prova di grande affidabilità.

    UN ESERCITO DI PORTIERI - Oltre Leali, la Juventus è proprietaria di altri sette portieri. Vincenzo Fiorillo, classe '90, ha fallito già numerose occasioni: attualmente al Pescara, l'ex Sampdoria non è nemmeno titolare (otto presenze), e a 25 anni non sembra poter avere futuro in bianconero. Sempre in Serie B c'è il rumeno Laurentiu Branescu, da un anno esatto al Lanciano (è in comproprietà), e ancora in attesa del debutto con gli abruzzesi: è ancora giovane (21 anni a marzo), ma oltre la notevole stazza fisica, non sembra avere i mezzi adatti per giocare alla Juventus. Restando nella stessa categoria, c'è anche Timothy Nocchi, coetaneo di Fiorillo, che allo Spezia fa panchina fissa: è al sesto prestito consecutivo e difficilmente farà ritorno alla base. Maggiori capacità sembra avere Carlo Pinsoglio, che a Modena è titolare fisso con mister Novellino: anche lui però non ha ancora giocato in Serie A, e la Juventus potrebbe cederlo definitivamente il prossimo giugno. Chiudiamo con tre ragazzi: Leonardo Citti, classe '95, ora al Gubbio, Gianmarco Vannucchi, ancora 19enne, del Viareggio ed Emil Audero, classe '97, ancora nella Primavera della Juventus. Tutti e tre giovani promettenti, che al momento però non sembrano poter garantire un sicuro futuro alla porta bianconera: ecco perché serve Neto della Fiorentina. Marotta lo sa e farà di tutto per strapparlo alla concorrenza.

     

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