Per il terzo anno consecutivo la Juventus ha dovuto fare i conti con troppi infortuni, nonostante a Torino ad inizio stagione fosse arrivato Roberto De Bellis dalla Sampdoria, mago dei tessuti muscolari, 'mister zero infortuni' (un solo guaio muscolare in tutta la stagione doriana: Accardi). Il conto, in effetti, è meno salato rispetto alla passata stagione. Quest'anno, infatti, ci sono stati meno infortuni muscolari e più da trauma. Una magra consolazione, visto che dopo l'affaticamento alla coscia patito da Grosso la settimana scorsa, allo Juventus Center la quota infortuni muscolari ha toccato quota 64. Eguagliato così il record di ko di due stagioni fa, più o meno come quello dello scorso torneo (67, di cui una quarantina circa muscolari).

Resta un mistero il perché di tutti questi guai, contando anche i tantissimi incidenti da trauma con lesioni o rotture dei legamenti, ernie, distorsioni e fratture. Oltre 200 infortuni (non tutti muscolari ovviamente) in soli tre anni. Numeri da fantascienza, da nosocomio. Eppure in corso Galileo Ferraris continuano a ribadire che la colpa non è assolutamente da attribuire ai campi di Vinovo, sotto accusa mediatica da anni. E, se tanto mi da tanto, visto che la cura De Bellis ha funzionato a Genova e non a Torino, di chi potrebbe essere la colpa? Probabilmente dei campi italiani in generale, visto che quest'anno ci sono 607 infortuni totali solo in serie A.