Juventus e Dinamo, non ci sarà un altro Pjaca: i retroscena dell'affare
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Ventitre milioni di euro e un gioiello in casa. Mentre veniva accostato all’Inter, lo tentava il Napoli e ci provava fino in fondo il Milan, la Juventus in estate ha piazzato il colpo Marko Pjaca regalandosi uno dei migliori talenti in circolazione. Classe ’95, tecnica da vendere, personalità e un Europeo giocato a livelli più che interessanti per certificare la qualità dell’acquisto bianconero. Domani, Marko torna a casa: c’è la Dinamo Zagabria, quel club quasi magico per quantità di giovani fortissimi lanciati, da Modric a Kovacic passando per Brozovic o Mandzukic. Il suo stadio, la sua gente, la sua Croazia. Eppure… il suo acquisto da parte della Juventus nasconde più di un retroscena.
DUE SETTIMANE DI FUOCO – Quella trattativa tra Juve e Dinamo infatti è stata tutt’altro che semplice e comoda. E’ durata due settimane intere, ma soprattutto ha vissuto tante fasi delicate. Tra i dirigenti bianconeri e il vulcanico presidente croato Mamic c’è stato più di un momento di tensione, tra rilanci continui nelle richieste della Dinamo, tempistiche sui bonus e su altri dettagli continuamente cambiate, un dialogo non fluido per via delle pretese sempre altissime della società balcanica. Si è rivelato quasi estenuante per Marotta e Paratici portare a termine un affare pieno di complicazioni.
DA KOVACIC IN POI – Già Mateo Kovacic ai tempi della Dinamo Zagabria era finito nel mirino della Juventus, ma proprio per le difficoltà incontrate nel poterne parlare tra società non si era riusciti neanche ad intavolare una vera trattativa. Kovacic poi è passato all’Inter quasi un anno dopo, il resto è storia nota. Ma tra la Juve e la Dinamo il canale che si è riaperto per Pjaca quest’estate rimane un’eccezione fatta per un talento importante a cui Marotta e Paratici tenevano particolarmente pur di portarlo a Torino. Troppo difficile poter trattare con Mamic, molto complesso pensare presto a nuovi affare sull’asse Italia-Croazia che coinvolgano la Juve. Che domani, a Zagabria, vuole vincere. Anche con Pjaca.
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