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  • Juventus, Chiesa batte Allegri e si gioca il futuro: tra l'addio del tecnico e il 'rinnovo-ponte' con vista Germania

    Juventus, Chiesa batte Allegri e si gioca il futuro: tra l'addio del tecnico e il 'rinnovo-ponte' con vista Germania

    • Gabriele Stragapede
    Rinascita. Sintetizzare la prestazione di Federico Chiesa di ieri sera in una sola parola è complesso, ma possiamo affermare, con una parvenza di certezza, come rinascita sia quanto più si avvicini a quanto fatto vedere all’Olimpico. Proprio lì, nell’impianto della Capitale dove l’esterno offensivo si lesionò il legamento crociato del ginocchio sinistro – un infortunio terribile che ha rallentato la sua ascesa, tenendolo fermo ai box per quasi un anno – si tornano a vedere sprazzi di quel giocatore che era arrivato a trascinare la sua Nazionale verso la vittoria degli Europei.

    SPRAZZI DI CLASSE - L’ex Fiorentina ha lasciato il segno a suo modo: è mancato solamente il gol (quel palo preso in ripartenza ancora trema) che avrebbe garantito il successo ai bianconeri e l’accesso aritmetico alla prossima edizione della Champions League, la prima con il nuovo format. Nel corso di tutta la sfida, la Juventus di Massimiliano Allegri è sembrata aver nel suo arco poche frecce da scagliare, poche soluzioni offensive per far male alla squadra di De Rossi. Le uniche, escludendo le palle inattive, arrivavano proprio dalle scintille innescate dalle giocate di Chiesa. Ogni qual volta ha avuto il pallone tra i piedi, è sembrato come se ne potesse nascere un’occasione importante. Facilità di movimento e velocità di pensiero in ogni sua azione. Cenni di rinascita per un talento che ha tutto da giocarsi, fra Europei e futuro. Ma intanto, dalla sua sfida di ieri, possiamo trarre un’altra chiave, un altro spunto interessante.

    LA VITTORIA SU ALLEGRI – Lo sappiamo, la Juventus dovrà in ogni caso ripartire con un progetto rinnovato, al di là degli obiettivi stagionali ancora da centrare. Con il probabile addio di Allegri, si configura una situazione che influirà inevitabilmente sullo status di alcuni giocatori, tra cui lo stesso Chiesa che può trarre giovamento dall’arrivo di un nuovo tecnico. Praticamente mai in sintonia con l'idea di gioco del tecnico bianconero, l'esterno d'attacco (la posizione in cui ha sempre saputo rendere di più, non come seconda punta, in carriera e dove lo farebbe giocare, guarda caso, Thiago Motta, principale indiziato alla successione di Allegri) potrebbe risultare rivalutato da un eventuale allontanamento di Allegri dalla panchina della Vecchia Signora, per una pura questione di libertà offensiva e compatibilità con il modulo. L’idea seconda punta di Allegri per Chiesa non ha sortito gli effetti sperati. E ieri, l’esterno ha scritto una dichiarazione di intenti importante. Si è messo a giocare dove più si è sentito a suo agio, si è spostato a destra e ha messo il pallone per l’1-1 della Juventus. E anche il palo che fa saltare Allegri all’inizio del secondo tempo arriva da un’azione in cui parte largo con il pallone tra i piedi. In sostanza, quando parte dalla fascia è determinante, come dimostrato dal pareggio di Bremer. Una piccola soddisfazione tecnico-tattica, ma che dimostra come Chiesa possa avere spazio in questa Juventus.

    FUTURO E CONCORRENZA – Ma ci sarà Chiesa nella Juve del futuro? La decisione sulla posizione di Massimiliano Allegri (che non ha alcuna intenzione di rinunciare ai soldi previsti dal contratto che lega lui e il suo staff alla Juventus e valido fino al 30 giugno 2025. Ne consegue che toccherà a Cristiano Giuntoli esonerare il tecnico, un’operazione da circa 20 milioni di euro complessivi) sembra ormai scritta, con il tecnico livornese sempre più lontano da una permanenza a Torino oltre il finale di stagione, e tale scelta può avvantaggiare un accordo tra l’entourage di Chiesa e la dirigenza bianconera. Il classe ‘97 è in scadenza al 30 giugno 2025. Al momento, il suo agente Ramadani non ha trovato offerte che potessero attirare l'attenzione in giro per l’Europa, ma è chiaro come la prossima sarà la sua estate: in caso di mancato accordo, sarà cessione. I dirigenti del club stanno lavorando a un rinnovo-ponte fino al 2026 alle attuali condizioni economiche (5 milioni netti più 1 di bonus). Ma l'ha chiarito anche il direttore sportivo Giuntoli, ieri sera, a DAZN ("Intanto Chiesa è un grande presente. Sul futuro, andiamo d'accordo con entourage e ragazzo, ogni percorso va deciso alla fine insieme"). Si deciderà insieme, ma al termine di questa stagione. E quindi attenzione al Bayern Monaco (che già l’aveva sondato) e alla stessa Roma, che si è mostrata interessata nelle scorse settimane. Saranno settimane incandescenti: intanto Chiesa rinasce e pensa all’ultima parte di stagione, con vista Germania.

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