La festa scudetto alle spalle, la testa già al mercato e alla ricerca del grande attaccante, la Juventus affronta senza grandi pressioni il Cagliari e ne esce una partita a due volti. Nel primo tempo meglio gli ospiti, che trovano il gol con una super giocata di Ibarbo, che passa tra Marchisio e Barzagli, e batte Storari. La Juve è tutta in una punzione di Giovinco, sulla traversa, poi nel secondo tempo con Vucinic in campo, la musica cambia,  i bianconeri pareggiano e creano diverse occasioni per vincere, ma Agazzi e l'imprecisione fissano il risultato sull'1-1. Al fischio finale inizia la festa, con la consegna della coppa-scudetto, ma senza la possibilità di battere il record di punti di Capello (91 punti nella stagione 2005/06 ) e quello delle vittorie consecutive, che si fermano a nove.

LA PARTITA: prima del fischio d'inzio i giocatori della Juventus sono entrati in campo con i propri figli, l'atmosfera è quella di festa con una splendida coreografia da parte di tutto lo stadio.  Dopo dieci minuti di pressione della Juventus, al 12' Vidal impegna Agazzi in un difficile intervento. Sul ribaltamento di fronte super giocata di Ibarbo che parte dalla sua metà campo, passa tra Barzagli e Marchisio, e davanti a Storari lo batte per il vantaggio Cagliari. La Juve fa fatica a costruire, al 30' Matri calcia male da buona posizione, un minuto dopo ci prova Marchisio ma pare Agazzi. Al 34' l'occasione migliore per la Juventus con la traversa colpita da Giovinco su punizione. Prima della fine del tempo Vidal alza un cross dalla sinistra di Giaccherini. La ripresa si apre con una super parata di Agazzi su Giaccherini, poi entra Vucinic e corregge in rete una sponda di Vidal. Nel secondo tempo è dominio di bianconero, al 68' Marchisio di petto va vicino al 2-1, poi Quagliarella, entrato al posto di Matri, sfiora il gol su assist di Isla. Nel finale ci provano ancora Isla e Vucinic, ma non trovano la porta.

Serie A, 37a giornata

CLASSIFICA: Juventus 87; Napoli 75; Milan 68; Fiorentina 64; Udinese 60, Roma 58; Lazio 58; Inter 53; Catania 52; Parma 46, Cagliari 44, Chievo; Bologna 40; Atalanta 39; Sampdoria 39; Torino 37; Genoa 36; Palermo 32; Siena 30; Pescara 22. (Penalizzazioni: Siena -6, Atalanta -2, Torino -1, Sampdoria -1).