
Buffon a Motta: "Tanti capitani? Bisogna conoscere il club dove si va, ne andava trovato uno solo. La Juventus andrà in Champions"
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CAMBIO DI MARCIA - “I ragazzi che scendono in campo hanno qualcosa in più da dirsi, da condividere, che abbiano un legame che li porta tutti nella stessa direzione. Prima li vedevo più in difficoltà sul campo, più slegati, come se ognuno avesse una propria interpretazione".
SVILAR - "Bravo ragazzo e anche forte. Sta facendo delle cose straordinarie come si è visto stasera, con quella parata, ma anche in tutto il campionato e negli ultimi due anni, da quando si parla bene di lui. E poi è l'unico a cui sta simpatica la suocera!", dice scherzando e tornando sul fatto che il portiere della Roma avesse salutato la suocera a pochi minuti dalla fine della partita, dedicando a lei la buona prestazione fatta.
KEAN E FAGIOLI - "Che consiglio darei a Kean? Di fare quello che lo rende felice, e che lo fa rendere al meglio. Ci sono alcuni giocatori che hanno bisogno di determinati ambienti per poter performare al meglio. Probabilmente Moise a Firenze ha trovato questo tipo di situazione, e ne deve tenere conto. Fagioli? Io penso che arrivi un certo momento in cui anche il ragazzo che cresce nelle giovanili non ha più voglia di sentirsi percepito come il ragazzino che deve crescere. Ha bisogno di sentirsi uno degli undici, uno della squadra: Fagioli aveva bisogno di questo, di un ambiente in cui, come Kean, si sentiva titolare, che la maglia è più o meno certa. Secondo me lui ha fatto bene, poi non metto bocca su come l’abbia gestita la Juventus”.
LOCATELLI - A Locatelli, in collegamento, ha detto: "Sei ufficialmente il capitano ed è una cosa importante secondo me. Mi ricordo di aver subito un goal da te e con un gesto balistico fuori dal comune. Mi è piaciuto come ti sei mosso in campo, secondo me la tua presenza è ormai fondamentale".
FASCIA DI CAPITANO - Cambiare così tanti capitani è inusuale e soprattutto in club come la Juve. Quando entri lì, negli spogliatoi, vedi tutte le foto dei capitani, di 100 anni, è la storia. La prima cosa che bisogna fare è conoscere la storia di dove si va. Questa cosa ti deve far pensare che un capitano va trovato. Il capitano è una figura che nei momenti delicati deve guidare la squadra e portare il messaggio dell'allenatore. Non può essere una figura depotenziata, tutt'altro".
TUDOR – “Penso che abbia dimostrato l’energia e la positività con la quale sta contagiando il gruppo. Avevano bisogno di questo i giocatori”
MOTTA – “Thiago era la mia suggestione più grande e lo rimane anche adesso. Non è che perché le cose sono andate male allora uno deve rivedere le sue idee. Penso che questa bocciatura gli possa far bene, ho comunque tanta fiducia per quella che sarà la sua carriera da allenatore”
GASP - “Più volte sono stato vicino all’Atalanta, negli ultimi due anni mi sentivo spesso con Gasperini. Ero quasi là poi mi hanno messo in mezzo e non se n’è fatto nulla. Penso che quest’anno non abbiano metabolizzato certe uscite del Gasp. Lui ogni tanto ce l’ha queste dichiarazioni ma stavolta non le hanno digerito bene, non hanno fatto andare i succhi gastrici. Di solito ugualmente la squadra reagiva, questa volta no”
CHI VA IN CHAMPIONS - "Penso che la Juve alla fine ce la farà. Per il resto, per quello che si vede, sarei costretto a dirti il Bologna, ma vuol dire che devi togliere le altre squadre più in forma…".
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Scommettiamo che non andrà in champions?