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    Juventus brutta e aiutata dal Var: questa Fiorentina meritava di vincere

    Juventus brutta e aiutata dal Var: questa Fiorentina meritava di vincere

    • Giancarlo Padovan
    Ancora Juve, come prima, come sempre. Vince a Firenze (2-0) e si lascia alle spalle una scia di polemiche come quando il Var non c’era. Invece adesso c’è ed è incomprensibile come certe cose possano ancora accadere. Tutto ruota intorno ad un rigore (concesso) e ad un fuorigioco (inesistente). Il rigore c’è e lo provoca Chiellini che tocca con un braccio un cross di Benassi. L’arbitro Guida non ha esitazioni e indica il dischetto, decisione che il Var conferma. Tuttavia ad un’osservazione più attenta non sfugge, neppure ad occhio nudo, la posizione di fuorigioco di Benassi.

    Chi sta al Var, però, sbaglia perché non si accorge – e non si capisce come faccia – del tocco di Alex Sandro dopo quello di Simeone. A quel punto la domanda è capziosa e soggettiva: è una deviazione o una nuova giocata? Per me non ci sono dubbi: è l’inizio di una nuova azione (Alex Sandro tocca la palla da terra nel tentativo di riconquistarla). Fiorentina defraudata? Sicuramente e mi chiedo anche come questo scempio possa essere perpetrato dalla tecnologia. La realtà è che, davanti al video, ci sono arbitri (nella fattispecie Fabbri) che danno del regolamento un’interpretazione troppo personale.

    La Fiorentina, pur schiumando rabbia, è saltata in groppa alla partita e l’ha condotta fino alla fine del primo tempo. Al 38’ l’azione più clamorosa anche del rigore annullato. Contropiede esemplare condotto da Chiesa che va via di volata, si fa una porzione di campo da solo (Lichtsteiner non lo prende) e appoggia a Gil Dias. Il quale è bravissimo a fintare di andare sulla sinistra (è mancino) e poi a chiudere con il destro. Buffon è superato e il gol sembra inevitabile. E’ una questione di giri del pallone che sbatte sul palo e poi torna tra le braccia del portiere. Non so dire se la Juve sia più brutta o più fortunata. Sta di fatto che il risultato è profondamente ingiusto. Primo, perché determinato dal Var (come mai Guida non è andato ad accertarsi di persona del presunto fuorigioco di Benassi?). Secondo, perché la Fiorentina ha giocato di più e meglio. 

    Cosa non funziona nella Juve? Soprattutto il centrocampo dove Khedira è inesistente e Marchisio non è proponibile né sul piano dinamico, né su quello geometrico. Male, però, anche Pjanic e si sa che quando non gira lui, è come se la squadra procedesse al buio. Una partita così, invece, la Fiorentina la può anche perdere. Soprattutto se di fronte c’è la Juve, quella che negli anni settanta era definita la Signora Omicidi per la sua ferocia senza precedenti. E’ così anche questa volta. Al 12’ della ripresa, infatti, c’è una punizione dal limite conquistata da Bernardeschi. La posizione è invitante, il sinistro caldo, il tiro vincente. Sportiello, per me, è colpevole anche se, a sua parziale discolpa, va rilevata la posizione di Marchisio che, si toglie dalla barriera proprio all’ultimo.
       
    Subire gol al primo tiro in porta potrebbe essere letale e infatti la Fiorentina quasi si accascia. Allegri opportunamente cambia e, con l’ingresso di Douglas Costa (esce Marchisio), passa al 4-2-3-1. Scelta solo apparentemente azzardata perché, prima, l’allenatore ha provveduto a blindare la difesa con Barzagli (bloccato) al posto di Lichtsteiner. La Fiorentina avrebbe la possibilità di pareggiare grazie ad una percussione di Chiesa che sfonda in area, palla a Thereau (subentrato a Gil Dias) che tira addosso a Buffon in allungo disperato. Non solo il pareggio non arriva il pareggio, ma la Juve in contropiede trova la zampata di Higuain (lancio di Chiellini) che sancisce il 2-0. La Juve vince così e non è più una sorpresa.    
     

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