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Juventus, Allegri: 'Chiesa o Yildiz a Cagliari, io penso a centrare gli obiettivi e poi la società dirà il futuro'
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"Noi ci stiamo giocando la qualificazione in Champions League, ma il Cagliari sta lottando per la salvezza. In casa ha fatto 6 vittorie su 8 e ha raccolto 23 punti su 31. Segna tanto nel finale e con calciatori entrati dalla panchina. Una vittoria ci consentirebbe di fare un bel passo avanti anche in vista dei prossimi scontri diretti con Milan, Roma e Bologna. La partita più importante è quella di domani, poi penseremo alla semifinale di ritorno in Coppa Italia con la Lazio".
"Nella seconda parte di stagione dovevamo fare meglio, ma possiamo ancora migliorare. Rimpianti per il mercato di gennaio? E' stato fatto quello che si poteva fare, in ogni caso ci pensa la società e noi pensiamo a giocare. Le voci di mercato su allenatori e calciatori ci sono sempre in questa fase della stagione, ma noi dobbiamo pensare solo a raggiungere gli obiettivi di partenza, cioè la qualificazione in Champions League e arrivare in finale di Coppa Italia. Io sono concentrato e stiamo lavorando tutti insieme per centrarli, dopo la società dirà le strategie per il futuro della Juventus come è sempre stato".
"Szczesny ha pronosticato Yildiz candidato al Pallone d'Oro fra pochi anni? Glielo auguro, ma nei giudizi bisogna andarci molto piano. Ha grandissime qualità tecniche e gli auguro di fare una carriera straordinaria. Non so se riuscirà a vincere il Pallone d'oro, è molto difficile. Ma sono contento di lui. Lui e Chiesa hanno lo stesso ruolo e giocano nella stessa posizione, vedremo chi far giocare domani".
"Lo sfogo di Chiesa? Capita, io faccio delle scelte per il bene della squadra. Ha avuto delle difficoltà post-infortunio, ma sono contento anche se lui stesso pretende di più. Federico è un giocatore molto importante per noi. Lui e Vlahovic sono degli ottimi giocatori, ma possono ancora migliorare e infatti stanno crescendo. Entrambi hanno un futuro roseo davanti. Kean è fuori, Milik sta rientrando. Szczesny sta bene ed è a disposizione, non ho tanti dubbi di formazione per domani".
"La fase difensiva deve essere sempre un punto di forza delle mie squadre, l'unica cosa che non cambia nel calcio è l'importanza della differenza reti e da lì passano i numeri per vincere i campionati. Sul divario tra calcio italiano e straniero non sono d'accordo, l'anno scorso Inter, Roma e Fiorentina sono arrivate in finale di Champions, Europa e Conference League. Ora il Real Madrid è favorito, ma il Bayern Monaco è sempre ostico da affrontare".