La prima sconfitta in campionato della Juventus dopo 49 partite utili fa tornare di stretta attualità il problema delle punte in casa bianconera. L'Inter è stata la prima squadra a sbancare lo Juventus Stadium soprattutto grazie ai suoi attaccanti, perché Milito e Palacio davanti alla porta raramente sbagliano. E fra i primi dieci goleador della Serie A al momento ci sono due nerazzurri: Milito a quota 7 e Cassano a quota 5 gol. Come nella scorsa stagione, invece, nessun attaccante della squadra di Antonio Conte figura fra i primi della classe in quanto a realizzazioni. Il miglior marcatore dei campioni d'Italia in campionato, al momento, è un centrocampista: Vidal, con quattro gol nel carniere. I gol delle punte, invece, latitano ancora, come nel 2011-12: Vucinic, Quagliarella e Giovinco in campionato ne hanno messi a segno tre, Matri uno, Bendtner zero.
Abbiamo più volte elogiato, e a ragione, la capacità della Juventus di mandare a segno tantissimi giocatori, di tutti i reparti. Ma in tempi non sospetti abbiamo anche sottolineato che a risolvere le partite non possono essere sempre Marchisio (come a Siena), Vidal (a Catania), Caceres (Napoli) o Pogba (Bologna). In certe fasi della stagione di una grande squadra, e in determinate partite, come quella con l'Inter, l'apporto degli attaccanti è determinante. E alla Juve questo contributo manca.
Si torna quindi a parlare di mercato, per sottolineare ancora una volta (accanto ai complimenti per gli acquisti, in particolare quelli di Asamoah e Pogba) il grande colpo mancato della campagna acquisti bianconera dell'estate 2012, vale a dire il grande attaccante. L'acquisto promesso, quasi annunciato, e mai arrivato. Il problema della Juventus, ora e nel prosieguo della stagione, è e sarà proprio questo: manca il bomber. E manca tanto. Quanto sarebbe più forte, ad esempio, questa Juve con un Milito in attacco?