
Juventus: 20 milioni per l'addio a Thiago Motta, ma la Champions vale molto di più
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Quelle che ci stiamo preparando a vivere sono ore caldissime, decisive, per il presente e futuro della Juventus. Il club bianconero ha vissuto una sosta fatta di contatti e incontri per provare a capire come gestire la crisi nata fra Atalanta e Fiorentina e ha esonerato Thiago Motta. La sosta è servita a prendere tempo, ragionare e la soluzione che soltanto 7 giorni fa sembrava rimandata a fine stagione potrebbe essere oggi quella che l'ad Scanavino e il ds Giuntoli hanno scelto di percorrere ovvero l'esonero immediato dell'allenatore italo-brasiliano. Al suo posto Igor Tudor. Le motivazioni di questo timing, come spesso accade in questo sport, sono principalmente legate a dettagli economici.
JUVENTUS, UFFICIALE: ESONERATO THIAGO MOTTA, ARRIVA TUDOR
20 MILIONI IN BALLO - Thiago Motta con la Juventus ha firmato un contratto triennale da 5 milioni di euro netti a stagione che, al lordo non raddoppiano dato che anche per lui è stato confermato nel corso degli anni (dallo Spezia al Bologna fino alla Juventus) il vantaggio fiscale del Decreto Crescita. Inoltre nell'accordo è presente una sorta di paracadute in caso di interruzione del rapporto prima della fine del secondo anno che porterebbe l'esborso complessivo a circa 20 milioni di euro considerando anche tutto il suo staff.
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LA TRIMESTRALE DI BILANCIO - La Juventus ha spinto quanto più in là possibile la scelta dell'esonero per poter riuscire a chiudere l'attuale trimestrale di bilancio senza comprendere l'esborso per l'esonero. Il peso economico di questo "flop" di gestione, infatti, già di per sé inciderà sulle scelte per il prossimo mercato, ma incidendo in questo trimestre (1 gennaio-31 marzo) appesantirebbe ulteriormente i conti che già hanno dovuto registrare il mancato accesso (previsto e messo nero su bianco nella programmazione di inizio anno) agli ottavi di finale della Champions League.
LA CHAMPIONS VALE DI PIU' - Proprio gli introiti derivanti dalla principale e più importante competizione per club a livello Europeo sono però alla base della motivazione per cui tutti in società si siano convinti della necessità del cambio di guida tecnica. La sostenibilità economica della Juventus non può prescindere dalla partecipazione alla prossima Champions League che, soltanto di partecipazione, porterà almeno 50 milioni di euro nelle casse del club (a bilancio fin da subito). Cifre che poi saranno incrementate da risultati e successivi passi avanti nel torneo (basti pensare che a oggi l'Inter di milioni ne ha già incassati 98).
BASTA PASSI FALSI - La Juventus non può più permettersi passi falsi e, anzi, sa che davanti a sé ha un calendario che sulla carta può essere più agevole rispetto alle dirette concorrenti. Thiago Motta ha evidentemente perso la fiducia della squadra, ha deprezzato asset fondamentali e, purtroppo per lui, non è assistito dai risultati che valorizzerebbero le sue scelte. La paura di nuovi scivoloni è alta e la Juventus non ha più intenzione di tollerarli. Il cambio, con Igor Tudor in panchina potrebbe responsabilizzare il gruppo e portare energia nuova.
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Se arriva dopo avere fatto uscite per 253 milioni solo quest’anno.