AFP via Getty Images
Juvemania: Sarri, è (quasi) fatta! Senza disfatte in Champions ti sei guadagnato la riconferma
Onore alla Lazio. Stavolta partiamo dalla fine. Onore alla Lazio di Simone Inzaghi per aver mantenuto in piedi la lotta per il titolo per larghi tratti della stagione. In condizioni fisiche non perfette e in totale stato di emergenza per le assenze, ha comunque tenuto testa alla Juventus di Sarri anche nel corso dello scontro decisivo, fino al fischio finale di Orsato. Di più davvero non poteva fare. Complimenti sinceri ad Immobile e compagni.
Super Dybala
La squadra bianconera trascinata da un super Dybala (che non avrebbe dovuto nemmeno giocare dall’inizio per un problema alla schiena) ha avuto ragione della formazione di Lotito grazie ad una doppietta dell’implacabile Cristiano Ronaldo. Un altro gol su calcio di rigore concesso al VAR per il portoghese (netto il fallo di mano di Bastos in area) e un tocco a porta vuota su meraviglioso assist di Dybala, forse in assoluto uno dei goal più facili della carriera per CR7. Dopo un primo tempo equilibrato, con la Vecchia Signora meglio nella prima fase della partita e la Lazio uscita dopo (un palo a testa), nel secondo tempo l’equilibrio della gara si è spostato indiscutibilmente a favore dei bianconeri. Solo un clamoroso errore di Bonucci in occasione del calcio di rigore guadagnato e trasformato da Immobile ha rimesso in discussione il risultato finale. Stavolta però la formazione di Sarri ha fermato sul nascere la potenziale rimonta degli avversari amministrando nel finale, anche con una relativa tranquillità, il risultato a proprio vantaggio.
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Nono titolo ad un passo
Con 8 punti di vantaggio sull’Inter di Conte (che figuraccia la scusa del calendario…) a 4 partite dalla fine e con soli 12 punti ormai a disposizione la conquista del nono scudetto di fila per i bianconeri è ormai solamente una formalità, una questione di tempo. Già dalla prossima giornata infatti, se l’Inter non dovesse vincere contro la Fiorentina e la Juventus dovesse invece battere l’Udinese, la squadra bianconera sarà campione d’Italia per la nona volta consecutiva. Un trionfo che nel post lockdown, nonostante i passaggi a vuoti dell’ultima settimana, non è mai stato davvero in discussione. Troppo più forte la rosa bianconera, troppo grande il vantaggio nei confronti delle concorrenti con le grandi possibilità di turn over e i 5 cambi a partita a disposizione. Nonostante le critiche ricevute e le perplessità espresse da tantissimi tifosi e non pochi addetti nel settore sta per cominciare a tutti gli effetti l’era Sarri.
Inizia l’era Sarri
Con la conferma pubblica ai microfoni (se mai ve ne fosse bisogno) di Paratici e il primo scudetto in carriera ad un passo, le quotazioni di Sarri sulla panchina della Juventus sono destinate innegabilmente a salire. L’ex tecnico di Napoli e Chelsea sta per centrare l’obiettivo minimo prefissato in stagione per meritarsi la conferma ed essere l’allenatore della Juve anche nel corso del prossimo campionato. Solo una clamorosa disfatta in Champions League (come ad esempio non ribaltare il risultato contro un Lione inferiore e fermo ormai da oltre 4 mesi) potrebbe rimettere in discussione la riconferma di Sarri sulla panchina della Vecchia Signora. Ad obiettivo minimo acquisito sarà lecito attendersi nel medio/breve termine anche colpi di mercato specifici, con l’acquisto di interpreti di gioco idonei all’idea di gioco di mister Sarri. La sua posizione, all’interno dell’ambiente bianconero, non potrà quindi che rinforzarsi in futuro. L’emergenza Covid-19 ci ha regalato un calcio mai visto prima, anomalo nei tempi e nei modi e senza tifosi sugli spalti. Una condizione questa che non andrà assolutamente sottovaluta soprattutto quando a bocce ferme sarà anche giusto tirare le somme per quanto fatto insieme nel corso dell’anno sportivo più imprevedibile di tutta la storia del calcio ( e non solo...).
Congratulazioni Mister allora, se non ti “suicidi” sportivamente nel corso delle prossime settimane, nessuno ti toglierà il diritto di cercare di migliorare e ringiovanire l’anziana rosa juventina a partire da fine Agosto.
Super Dybala
La squadra bianconera trascinata da un super Dybala (che non avrebbe dovuto nemmeno giocare dall’inizio per un problema alla schiena) ha avuto ragione della formazione di Lotito grazie ad una doppietta dell’implacabile Cristiano Ronaldo. Un altro gol su calcio di rigore concesso al VAR per il portoghese (netto il fallo di mano di Bastos in area) e un tocco a porta vuota su meraviglioso assist di Dybala, forse in assoluto uno dei goal più facili della carriera per CR7. Dopo un primo tempo equilibrato, con la Vecchia Signora meglio nella prima fase della partita e la Lazio uscita dopo (un palo a testa), nel secondo tempo l’equilibrio della gara si è spostato indiscutibilmente a favore dei bianconeri. Solo un clamoroso errore di Bonucci in occasione del calcio di rigore guadagnato e trasformato da Immobile ha rimesso in discussione il risultato finale. Stavolta però la formazione di Sarri ha fermato sul nascere la potenziale rimonta degli avversari amministrando nel finale, anche con una relativa tranquillità, il risultato a proprio vantaggio.
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Nono titolo ad un passo
Con 8 punti di vantaggio sull’Inter di Conte (che figuraccia la scusa del calendario…) a 4 partite dalla fine e con soli 12 punti ormai a disposizione la conquista del nono scudetto di fila per i bianconeri è ormai solamente una formalità, una questione di tempo. Già dalla prossima giornata infatti, se l’Inter non dovesse vincere contro la Fiorentina e la Juventus dovesse invece battere l’Udinese, la squadra bianconera sarà campione d’Italia per la nona volta consecutiva. Un trionfo che nel post lockdown, nonostante i passaggi a vuoti dell’ultima settimana, non è mai stato davvero in discussione. Troppo più forte la rosa bianconera, troppo grande il vantaggio nei confronti delle concorrenti con le grandi possibilità di turn over e i 5 cambi a partita a disposizione. Nonostante le critiche ricevute e le perplessità espresse da tantissimi tifosi e non pochi addetti nel settore sta per cominciare a tutti gli effetti l’era Sarri.
Inizia l’era Sarri
Con la conferma pubblica ai microfoni (se mai ve ne fosse bisogno) di Paratici e il primo scudetto in carriera ad un passo, le quotazioni di Sarri sulla panchina della Juventus sono destinate innegabilmente a salire. L’ex tecnico di Napoli e Chelsea sta per centrare l’obiettivo minimo prefissato in stagione per meritarsi la conferma ed essere l’allenatore della Juve anche nel corso del prossimo campionato. Solo una clamorosa disfatta in Champions League (come ad esempio non ribaltare il risultato contro un Lione inferiore e fermo ormai da oltre 4 mesi) potrebbe rimettere in discussione la riconferma di Sarri sulla panchina della Vecchia Signora. Ad obiettivo minimo acquisito sarà lecito attendersi nel medio/breve termine anche colpi di mercato specifici, con l’acquisto di interpreti di gioco idonei all’idea di gioco di mister Sarri. La sua posizione, all’interno dell’ambiente bianconero, non potrà quindi che rinforzarsi in futuro. L’emergenza Covid-19 ci ha regalato un calcio mai visto prima, anomalo nei tempi e nei modi e senza tifosi sugli spalti. Una condizione questa che non andrà assolutamente sottovaluta soprattutto quando a bocce ferme sarà anche giusto tirare le somme per quanto fatto insieme nel corso dell’anno sportivo più imprevedibile di tutta la storia del calcio ( e non solo...).
Congratulazioni Mister allora, se non ti “suicidi” sportivamente nel corso delle prossime settimane, nessuno ti toglierà il diritto di cercare di migliorare e ringiovanire l’anziana rosa juventina a partire da fine Agosto.
@stefanodiscreti