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    Juvemania:| Ora chi ci riaggiusta?

    Juvemania:| Ora chi ci riaggiusta?

    Man mano che passano i mesi, e man mano che il processo bis di Napoli prosegue, ci si rende sempre più conto di quello che già sapevamo da diversi anni: il processo di Calciopoli era e resta una farsa. Una buffonata. Un complotto contro La Juventus e contro la sua vecchia dirigenza, scomoda e antipatica perché vinceva. Ma adesso, chi riaggiusta la Juve? Chi paga i cocci rotti di quella che era una delle più grandi squadre del mondo? Quando un privato subisce un sopruso e la legge ammette l'errore, questi viene ripagato almeno dal punto di vista economico per 'danni morali e psicologici'. E invece stavolta nessuno pagherà. Ora che l'illecito sportivo strutturale è stato smontato, ora che tutte le tesi dei vari Facchetti senior e junior sono state disintegrate, ora che il sorteggio truccato è risultato inesistente, che è stato dimostrato che non esisteva nessuna cupola, che le indagini sulle schede svizzere sono risultate incomplete, che sono cadute le incriminazioni sulle partite e che appare chiaro che la questione Paparesta era soltanto una leggenda metropolitana, chi ripagherà la società di corso Galileo Ferraris e i suoi 14 milioni di tifosi sparsi per tutta Italia? Chi ci ridà l'anno di serie B e aggiusta il super danno economico e d'immagine subito dai colori bianconeri? Chi ci restituisce i vari Ibrahimovic, Vieira, Thuram, Cannavaro eccetera? Nessuno. Semplice.

    Oltre il danno pure la beffa. Più passa il tempo e più si rischia la prescrizione per qualsiasi altro personaggio scomodo della vicenda. Telefonavano tutti, Moggi cercava solamente di difendersi da un sistema 'mafioso' che imperava nel mondo del calcio e che probabilmente ancora oggi resta in piedi. La giustizia non è uguale per tutti, ma ha pagato solamente la Juve. I dirigenti delle altre big sono stati sbugiardati dalle prove inconsistenti e le loro accuse sono state sbriciolate dalle altre intercettazioni spuntate fuori, chissà come e chissà perché, solamente un anno dopo. Ma ormai il danno è fatto. La Signora si trova in questa assurda situazione senza sapere perché. Le ferite per la sofferenza umana e sportiva non si rimargineranno mai più, e i bianconeri continueranno a sanguinare chissà per quanto tempo. Per una giustizia sommaria e frettolosa, che cercava soltanto il capro espiatorio per dare una spiegazione ai trofei conquistati da Moggi, Giraudo e Bettega. I tifosi delle altre squadre continueranno a prenderci in giro per tutta la vita dandoci dei 'ladri'. Ma noi questi tifosi li invitiamo a cercare la verità, a non credere solo alle chiacchiere da bar su cui è stato fondato il processo di Farsopoli. Una verità che nemmeno i pm di Napoli riescono a trovare.

    La situazione l'ha riassunta benissimo l'avvocato Maurilio Prioreschi circa un mese fa. Il legale difensivo di Luciano Moggi, riguardo alla ricusa fatta di pm di Napoli sulla Casoria, spiegava: 'E' un'iniziativa di una gravità assoluta perché credo che nella storia giudiziaria di questo Paese non sia mai successo che un pubblico ministero ricusi per due volte lo stesso giudice nell'ambito del medesimo processo. E' comunque un'iniziativa che denota due circostanze: la prima è che i pubblici ministeri hanno evidentemente il timore di perdere questo processo. La seconda, che è collegata alla prima, è che avendo paura di perdere cercano di dilatare il più possibile i tempi entro i quali arrivare ad una sentenza di primo grado'. Il giocattolo Juve ormai s'è rotto e noi camminiamo sui cocci da ormai cinque anni. La proprietà, all'epoca, non fece nulla per difendere l'operato della sua dirigenza ma si affrettò a prenderne le distanze. E ora chi paga sono i tifosi. Gli amanti del calcio e soprattutto della Juventus.

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