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Juvemania: non è ancora vera Juve, ma che carattere! Nonostante Collina....
SCOMMETTO: COL CITY LA JUVE VINCERA' - Ora per stare tranquilla, nel girone, Madama dovrà vincere contro il City allo Stadium. Sapete cosa vi dico? Lo farà. Lo farà perché in Germania ha disputato in dieci per quasi un tempo una gara di sofferenza e di orgoglio. Lo farà perché il pareggio, questo pareggio ottenuto con perizia e fortuna (due legni per i tedeschi e bravo davvero quel Dahoud che la Juve sta seguendo) vale come una vittoria. Buffon si è dimostrato il miglior portiere del mondo (checché ne pensino certi prezzolati soloni con le loro bizzarre classifiche) con una parata monstre. Ma anche gli altri, tutti, nessuno escluso hanno dato. Non è ancora la Juve che vorrei vedere, ma caspita che carattere! Gare come questa temprano. Soprattutto i giovani. Quando è stata annunciata la formazione non volevo crederci: 4-4-2 con lo svizzero, Sturaro ed Hernanes. Ancora un modulo diverso, ancora una formazione diversa. Lo ammetto: ho insultato Allegri davanti al televisore. Ma alla fine, lo svizzero (bentornato Stefanino) non solo ha dato il suo, ma ha fatto un gran gol. Rete che vale oro. Non male per uno che dopo il guaio cardiaco si era solo allenato.
ALLEGRI: TUTTI “SERVITI“ - La dirigenza ha chiesto ad Allegri continuità: servita. Serviti anche i tifosi sempre scontenti. Serviti anche gli opinionisti (come il sottoscritto) che ad Allegri non hanno lesinato critiche. Ora la Juve si confermi ad Empoli. Davanti in campionato ne ha tante. Ma dopo stasera, ha anche una solida certezza: la scorza si sta inspessendo. Si muove anche il mercato: all'estero Rigo, Dahoud e ha spiegato Di Marzio a Sky, Lavezzi, forse già a gennaio. Se arriva Lavezzi, potrebbe muoversi Zaza.
GIU' LE MANI DA RUGANI - A Marotta dico: faccia quanto è negli interessi della società. Basta che non venda Rugani. Né al Napoli, né alla Fiorentina (concorrenti in campionato per una posizione di vertice). Se proprio alla Juve per lui non c'è spazio (per ora), lo dia in prestito alla Sampdoria, magari per quel Soriano che dicono piaccia tanto ad Allegri. La classifica non è da Juve. Io credo che per il titolo sia ormai già (purtroppo) tardi. Ma questa Juventus con gli attributi può arrivare almeno terza. Dopo il derby, Bonucci (lasci perdere Pasquale Bruno, non vale la pena rispondere a uno così) aveva sostenuto: “La Juve ha svoltato“. No, è nella notte teutonica che ha svoltato: contro una squadra tosta, contro uno stadio bollente, contro un arbitro inimico. Perché come dicono a Roma: “Quando ce vò, ce vò“.
QUO USQUE TANDEM TAVECCHIO ? - Dopo le esternazioni sui giocatori di colore (“Optì Pobà che mangiava le banane“), quelli sulle calciatrici (“Si riteneva fossero fisicamente handicappate“), il folkloristico presidente della Federazione Tavecchio si è superato, sproloquiando sugli “ebreacci“ (stravolgendo il pensiero di Umberto Eco che il nostro deve aver letto dal barbiere alternandolo alle Barzellette di Totti) e sui “gay“, umanità dalla quale lui, Tavecchio, “si tiene alla larga“, perché sempre lui (Tavecchio) è un uomo “normalissimo“. I media (giornali, televisioni, radio, web) hanno commentato lo scoop del Corriere della Sera, condannando senza riserve le dichiarazioni (di Tavecchio) antisemite e omofobe. Arrivate dopo quelle che puzzavano di razzismo e di misoginia.
Tavecchio ha detto che non si dimetterà.
La cosa non deve stupire.
La cosa che invece stupisce sono le dichiarazioni del presidente del Coni. Che si è accodato al coro di quanti condannano, ma che pilatescamente ha detto: “Non ci sono gli estremi giuridico-sportivi per commissariare la Federazione Gioco Calcio Italiana“. Forse bisognerà attendere che Tavecchio insulti il Papa o il presidente della Repubblica affinché Malagò individui qualche “estremo“.
Pare che Renzi sia imbufalito per la vicenda. Non è quindi escluso che a breve Tavecchio riceva un sms con scritto: “Carlo stai sereno“.
Non ho sentito - in ogni caso - un solo presidente (tra quelli che hanno eletto Tavecchio) dirsi disgustato.
E quindi agli Europei, assieme a Conte e agli azzurri, viaggerà, il “normalissimo“ Carlo Tavecchio. Sarà lui a rappresentare il calcio italiano. Quello dei presidenti che lo hanno eletto. Un uomo “normalissimo“. Proprio come loro.