Juvemania: no al divorzio con Buffon
Sono anni che le voci di un possibile divorzio si rincorrono. Ma mai come quest'anno il gelo tra la Juventus e Gianluigi Buffon è stato così intenso. Sono almeno cinque stagioni, dallo tsunami di Calciopoli in poi, che si mormora che le strade del portiere e quelle della Signora potrebbero dividersi. Ma alla fine le due parti sono sempre rimaste insieme, e il numero uno ha sempre giurato fedeltà eterna alla società di corso Galileo Ferraris. Quest'anno però la situazione si è incrinata in maniera evidente, e il matrimonio non è mai stato così vicino dall'interrompersi. Tutto è cominciato con una battuta, nemmeno tanto velata, da parte di Luigi Del Neri, durante una conferenza stampa in cui si lamentava dell'assenza del portiere dallo Juventus Center durante la convalescenza post-operazione. Da lì in poi la freddezza è cominciata a montare. In questi giorni Buffon è tornato ad allenarsi a Vinovo per recuperare la miglior forma in vista di gennaio, ma lui e il tecnico di Aquileia non si sono ancora incrociati. Non davanti alle telecamere per lo meno. Ma la cosa è assolutamente normale. D'altronde le sedute del portierone bianconero sono e saranno sempre personalizzate, senza la presenza della squadra o del tecnico. Dunque nessun dramma.
Ma la freddezza si staglia nell'aria umida dello Juventus Center. E i motivi potrebbero essere altri. D'altronde lui guadagna 6,3 milioni di euro all'anno ed ha un contratto fino al 2013. Uno stipendio al di fuori dei nuovi parametri voluti da Andrea Agnelli e Beppe Marotta. Nessuno guadagna quanto lui, e il suo ingaggio presto potrebbe risultare scomodo agli occhi dei suoi compagni. Proprio per questo motivo il divorzio potrebbe consumarsi a breve. Se Buffon non si decurterà lo stipendio, si rischia di arrivare allo scontro frontale. E i 4,5 milioni di euro spesi per 'rapire' Storari dal Milan e portarlo sotto la Mole fanno pensare. E molto. L'obiettivo del compagno della Seredova è quello di tornare al più presto ad essere il numero uno al Mondo e, senza il mal di schiena a tormentarlo, sarà più facile tornare ai suoi livelli. Ma sarebbe altrettanto difficile lasciare in panchina l'ex portiere della Sampdoria, visto l'investimento effettuato. Oltretutto i due sono praticamente coetanei. Hanno soltanto un anno di differenza all'anagrafe. Dunque la Juventus, di fronte ad un'offerta congrua, potrebbe tranquillamente lasciar partire Buffon. Peccato che siano lontani i tempi in cui il Manchester City offriva 70 milioni di euro per accaparrarsi il più forte portiere del globo.
Era il 2008 e Gigi era all'inizio della sua battaglia con la protrusione discale. Ora è libero da fastidi e sarà soltanto una questione di forma fisica. Dopodiché tornerà a trasformarsi in Super-Gigi. Ne siamo convinti. Sei mesi fatti bene (da gennaio a giugno) e la sua quotazione schizzerà di nuovo alle stelle. Dopodiché il divorzio, se 's'avrà da fare', si farà. In tal modo la Juventus alleggerirà il suo portafoglio da uno degli ingaggi più pesanti della serie A e metterà fieno in cascina con almeno 25-30 milioni dalla sua cessione. Storari avrebbe comunque le spalle coperte dall'egregio Manninger, e la Signora potrebbe essere a posto così. Peccato che Buffon resti Buffon. Un portiere che, al massimo della forma fisica, garantisce 8-10 punti in più a stagione con le sue strepitose parate. Se tornerà ad essere quello di una volta, sarà difficile lasciarlo partire visto che, oltretutto, fu il primo a voler restare nonostante la discesa negli inferi della serie B. Almeno un minimo di riconoscenza, da parte della società, la pretenderà. Ci mancherebbe. A fine stagione le due parti si siederanno certamente ad un tavolo per trovare un accordo e convincere l'estremo difensore a decurtarsi l'ingaggio. In poche parole: un incontro per venirsi incontro. Altrimenti le strade di Buffon e della Juventus, che viaggiano su binari paralleli dal 2001, si separeranno. Ma sarebbe un vero peccato.