Juvemania: mercato da urlo, così non pensiamo ad Alex...
Non sempre velocità fa rima con qualità, nel calciomercato. E invece alla Juventus riesce l'accoppiata: (quasi) tutto e subito, così che a pochissimi giorni dal ritiro Conte può già avere le idee più che chiare. Manca solo il colpo grosso, 'the big one', ma non si poteva certo pretendere che affari per gente come Cavani o Van Persie si potessero mettere in piedi senza sudare (e non solo per il caldo) nei mesi di luglio e agosto. Vero, a differenza di altre squadre non c'era la complessità di dover affrontare una rivoluzione tecnica, ma gli innesti sono tutti in grado di mettere in difficoltà il tecnico nella scelta dell'undici iniziale. E siamo solo al 6 di luglio.
La nostra non vuole essere piaggeria nei confronti di Marotta, al quale non abbiamo risparmiato critiche quando ve n'è stata l'opportunità, ma ci sembra proprio che la condotta del d.g. bianconero possa ritenersi fino ad ora a dir poco impeccabile. E se Isla e Asamoah - solo per citare i due principali - erano acquisti nell'aria, quello di Lucio è la classica chicca: la sua lunga esperienza tornerà utilissima specie nell'avventura europea. Qualcuno segnerà come un errore da matita blu l'essersi lasciati scappare Marco Verratti, che dopo aver dichiarato più volte il proprio amore nei confronti della Vecchia Signora sembra essere in procinto di finire a Parigi. Pazienza, saranno le imprese future del ragazzo a dire se c'è stata scarsa lungimiranza. Nel frattempo c'è Giovinco, uno che il suo l'ha già dimostrato, anche se in una piccola realtà come Parma. Scelta molto coraggiosa riprenderlo (e ancora, bravo Marotta) sfidando il legittimo scetticismo di molti, e dargli un'altra chance a Torino, presumibilmente l'ultima.
I tifosi juventini sognano, e a farlo in questo periodo, forse, non erano più abituati. L'ebbrezza di questa raffica di colpi un primo effetto l'ha ottenuto: lenire il dolore per l'addio di Del Piero. Il mese di luglio 2012 passerà alla storia come il primo senza di lui, e allora probabilmente la partenza sprint del mercato bianconero è stata voluta, cercata, proprio per far asciugare in fretta le lacrime dovute a quel colpo al cuore. Ci piace, almeno, immaginarci che sia andata così. Sia chiaro, non c'è Pogba o Leali che possa far dimenticare la fine di una storia troppo bella per appartenere solo al calcio, ma come dire: guardiamo avanti, il futuro ci sorride. Così mentre Alex lascia il palcoscenico, noi guardiamo in cielo per ammirare i fuochi d'artificio orchestrati da Marotta. Una buona terapia del dolore.