Juvemania:| La prima di dodici finali
In settimana, dopo l'inaspettato ko contro il Lecce, il presidente Andrea Agnelli ha chiesto alla Juventus di vincere le restanti dodici partite. Un'impresa difficile ma non impossibile, sebbene i bianconeri contro le piccole, finora, abbiano stentato. I numeri parlano chiaro: contro le prime dieci forze del campionato i bianconeri hanno totalizzato 23 punti, contro le ultime dieci soltanto 18. Dopo le esaltanti vittorie contro Milan, Lazio e Inter si sono dovute registrare, purtroppo, le sconfitte contro Bari, Parma e Lecce. E domani, allo stadio Olimpico contro il Bologna, andrà in scena un altro test di quelli che fanno tremare i tifosi. La partita del rilancio, come l'ha chiamata capitan Del Piero, match decisivo secondo noi per misurare le ambizioni della Signora in chiave campionato.
L'obiettivo dichiarato, l'ultimo rimasto in realtà, è ovviamente il quarto posto che porterebbe alla Champions League seppur attraverso i playoff. Attualmente la posizione è occupata dalla Lazio di Edy Reja con sette lunghezze di vantaggio dalla Signora. Per entrare nell'Europa che conta potrebbero bastare nove vittorie nelle prossime dodici gare, oppure otto vittorie e tre pareggi, tenendo conto che in ballo c'è ancora lo scontro diretto con l'aquila bianco-azzurra. Domani, contro la formazione di Malesani, vedremo se la strigliata del rampollo di casa Agnelli avrà prodotto i suoi effetti e se i bianconeri torneranno a mostrare il gioco brillante visto contro Palermo, Cagliari e Inter. Oppure no. Ovviamente i tifosi zebrati incrociano le dita e sperano di sì. Un altro risultato negativo, diverso dalla vittoria, creerebbe sconforto nello spogliatoio di corso Galileo Ferraris e malcontento tra i tifosi.
D'altronde sarà una corsa a cinque tra Lazio, Juve, Udinese, Roma e Palermo, e i bianconeri devono cercare di sfruttare al meglio il match tra i friulani e i siciliani di domenica: due squadre pronte a togliersi punti vitali a vicenda. In settimana Del Neri ha tenuto tutti i giocatori sulla corda per evitare inutili rilassamenti. Pochi sono sicuri del posto sabato sera: Storari tra i pali (complice la squalifica di Buffon), Chiellini in difesa (che probabilmente tornerà al centro la fianco di Bonucci), Felipe Melo e Marchisio a centrocampo (che probabilmente giocheranno l'uno al fianco dell'altro) e Matri davanti. Per il resto gran 'mischione'. Nel reparto arretrato Grygera e Traorè sembrano i maggiori indiziati per agire sulle fasce, in vantaggio su Sorensen e Grosso. Sulle fasce, al centro del campo, anche Krasic rischia il posto a favore di Pepe, con Martinez a sinistra. Aquilani quasi certamente in panchina a riflettere. Di punta, al fianco dell'ex cagliaritano, da cui ormai non si può prescindere, si giocano una maglia in tre: Del Piero, Toni e Iaquinta.