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Juvemania: occasione sprecata. Senza Chiesa, Di Maria e Pogba, Allegri non è da scudetto
La Juventus riscatta, almeno parzialmente, la bruttissima prova di Genova e contro la Roma allo Stadium entra in campo con un approccio totalmente differente. Il gol di Vlahovic, arrivato dopo solo un minuto di gioco su un calcio di punizione splendido calciato dal serbo dal limite dell’area, incanala subito la partita a favore della squadra di Allegri che domina in lungo e largo per tutto il primo tempo. Bene Miretti, benissimo Rabiot, alla Juve manca solo il gol del raddoppio che a dirla tutta Locatelli aveva anche trovato; gesto tecnico poi cancellato però da Irrati dopo la chiamata del Var, davvero al limite. Alla Vecchia Signora è mancato il colpo del KO contro una Roma di cui, parole di Mourinho a fine gara, il mister portoghese si è vergognato per un tempo.
SENZA RABIOT IL BUIO - Davvero un peccato, in casa bianconera, aver sprecato questa occasione e perso due punti in questo modo dopo una partita dominata per 2/3 del tempo di gioco o quasi. A cambiare il volto della sfida, sembrerà un paradosso, è stata l’uscita dal campo del tanto discusso Rabiot, sino ad allora tra i migliori in campo se non in assoluto il migliore. Il suo infortunio ha fatto venire meno l’intensità nella zona nevralgica del campo e la brutta Roma del primo tempo che aveva fatto vergognare Mourinho ha preso lentamente coraggio guadagnando metri dopo metri in campo. Niente di trascendentale, ma un costante cambiamento rispetto alla prima parte di gara. Alla fine però per decidere il risultato della partita è servita un’altra giocata da palla ferma dove l’ex Dybala (che strano vederlo allo Stadium con un'altra maglia addosso...), colpevolmente lasciato solo da Alex Sandro, ha fornito un assist ad Abraham con una magia su cui c’era scritto sopra solamente "spingere la palla in porta, grazie". L’inglese, inspiegabilmente dimenticato da Bremer, ha ringraziato e regalato ai tifosi giallorossi un punto d’oro, come lo avrebbe definito Oronzo Canà, festeggiato alla grande dal possente attaccante giallorosso al fischio finale dell’arbitro. Alla vigilia dell’incontro Juventus e Roma erano le uniche due squadre della Serie A ancora a non aver subito gol in campionato e non è un caso che il pareggio, 1-1, sia stato determinato da due giocate da calcio fermo. D’altronde, da sempre, sia Allegri che Mourinho hanno nel “prima di tutto non prenderle” il loro ideale di gioco.
SEGNALI DI RISVEGLIO - In casa Juve ci sono stati evidenti segnali di risveglio rispetto alla gara contro la Sampdoria e non poteva esser altrimenti, ma l’impressione è che a questa squadra continui a mancare la qualità. E’ bastata l’uscita di Rabiot, che improvvisamente non è che sia diventato Tardelli, per abbassare il livello di gioco della formazione di Allegri. E’ evidente che senza Pogba, Chiesa e Di Maria la squadra non ha i mezzi per competere per la lotta per il titolo e vanno quindi recuperati in fretta questi calciatori per non perdere ulteriore terreno dalla vetta e rischiare di replicare la fallimentare stagione dell’anno passato. Vediamo adesso cosa regaleranno gli ultimi giorni di calciomercato in attesa della prossima partita casalinga (3 su 4 in avvio, davvero una cosa anomala) contro lo Spezia che, come giustamente fatto notare da Allegri ai microfoni a fine gara, nonostante sia ancora calcio d’Agosto va vinta a tutti i costi per evitare l’apertura di una crisi tecnica.
@stefanodiscreti