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Juvemania: la festa è finita
L'ATTICO DI MADAMA - E trova, nella necessità anche Rugani ,il ragazzo dalla faccia perbene che Allegri non “ vede “ benissimo in una difesa a tre ma che nella difesa a quattro ha dimostrato tutte le sue qualità. Dal terrazzo dell'attico, Madama guarda la concorrenza dall'alto e manda un segnale al campionato: la festa è finita. Adesso è lei la lepre. Ma è una lepre in grado di far sfiancare la muta di cani che la inseguono. Massimiliano Allegri ha lavorato a lungo in settimana per insegnare come sporcare tutte le linee di passaggio del Napoli. Ha avvelenato progressivamente i pozzi, alzando progressivamente la difesa. Una bella gara con Sarri. Che non è un micco, ma che forse ha fatto male annunciando che sarebbe arrivato a Torino “a muso duro", per imporre il "suo calcio fatto di follia". Ha fatto male perché quelli, sono per la maggior parte gente che ne ha viste di tutti i colori. Gente che viene da quattro scudetti di fila. Gente che ha vinto la Coppa del Mondo. Mai stuzzicare la "vecchia guardia": da Buffon a Barzagli, a Evra, a Khedira, a Bonucci, a Marchisio è gente che se gli vellichi il pelo, ti rispondono a "muso duro". E se per una volta il "mostro" Higuain è rimasto a secco, il merito è di quel nonnetto sempreverde a nome Barzagli. Un mostro, anche lui . Ho visto il miglior Cuadrado della stagione: per le giocate e per un temperamento che francamente non gli conoscevo. Dal Polpo Pogba, solite strepitose accelerazioni, ma anche un lavoro di interdizione fatto con una umiltà da gregario. Morata non ha avuto occasioni, ma in mezzo al campo ha offerto la sua corsa e la sua tecnica. E poi, lui, il bimbo killer che la minuto 18 della ripresa ha avuto la palla per far venir giù lo stadio al termine di una azione corale. Palla colpita da Dybala col corpo un pelo indietro che si alza di poco sopra la traversa di Reina.
QUELLI CHE NON MOLLANO: MAI - Ma la cosa più importante è stata la coralità, il mutuo soccorso di ogni componente la rosa : Buffon sempre attento e ancora imbattuto. Bonucci con un salvataggio miracoloso. Allegri ha ritrovato la “ sua “ Juventus. Quella che ragiona. Quella che ha pazienza. Soprattutto quella che non molla mai. Ha ragione Allegri : le gare si possono vincere anche nei minuti finali. Non è un caso che la Juve, in questa stagione lo abbia fatto più di una volta. Dunque, una in meno. Ne mancano tredici ma aver coronato l'inseguimento scioglierà i muscoli irrigiditi, medicherà botte e traumi . E presto rientreranno i lungodegenti: Asamoah , Lemina, Pereyra. Qualche giorno di più per Mandzukic e Chiellini. Lo Stadium che alla fine urlava a squarciagola, la sua gioia cementando di più e ancora una volta la storia di un "grande amore" ha ottenuto quanto sperava e si aspettava: una Juve a caccia di scalpi. Per la cronaca, sì: il tiro di Zaza ha avuto una leggera deviazione. Ma nel calcio capita: frequentemente. Il Napoli ora dovrà recuperare energie nervose. Al dunque ancora una volta è uscito dalla Stadium battuto. Stavolta valeva di più, stante le posizioni in classifica. Ma il Napoli è un'ottima squadra. E di Juventus, in giro, anche nell'Europa di serie B, nella quale il Napoli si esibisce , non ce sono tante. Forse nessuno. Quanto all'arbitro: ma chi arbitrava? Orsato? Non si rammenta un suo intervento "contestabile". Ergo ha arbitrato benissimo. Contenti tutti, spero. I complimenti, Orsato li merita. Non era facile. Lui è stato tra i migliori in campo.