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Juvemania: da romanisti perdenti a juventini vincenti
PJANIC, IL MIGLIORE - Ancora una volta il migliore in campo è stato Miralem Pjanic, la fantasia bianconera al potere anche perchè il resto della qualità juventina pure stavolta (per scelta tecnica) è rimasta seduta in panchina. Una prestazione superlativa quella del bosniaco, una costanza di rendimento che davvero stupisce.
BENATIA, UOMO-PARTITA - Ha determinato l'esito della partita l'ex Benatia, che a scanso di ipocrisie ha festeggiato e non poco il suo gol decisivo. Anche per il difensore marocchino stupisce la stabilità della sua super media voto dell'ultimo mese. Giocatore che ormai si è conquistato a colpi di prestazioni top il posto da titolare e la pesante eredità di Bonucci. Peccato per l'errore nel finale che poteva costare davvero caro se Schick non si fosse fatto ipnotizzare da Szczesny.
SZCZESNY, SALVA-VITTORIA - Szczesny, ribattezzato a Roma Coso, ha salvato più volte nel finale il risultato contro la sua ex squadra. Se i tifosi della Juventus festeggeranno il Natale con una vittoria sotto l'albero gran parte del merito va proprio al portiere polacco che nello specifico non ha fatto rimpiangere per nulla l'assenza di Buffon. Certo, se il portiere dei bianconeri è stato uno dei migliori in campo qualcosa stavolta non ha funzionato proprio del tutto.
DYALA, BRUTTA ABITUDINE - Ancora una panchina per Dybala (stavolta per tutti i 90'), una brutta consuetudine da interrompere quanto prima. Non sarà certo una vittoria, pur se ottenuta contro una rivale scudetto come la Roma al termine di una partita sin troppo sofferta, a farci cambiare idea: questa Juventus non può prescindere a grandi livelli dalla presenza della Joya in campo. La formazione iniziale bianconera aveva lasciato non poche perplessità in una buona fetta della tifoseria juventina ma alla fine si può dire che ha avuto ragione Allegri. Ma quali sarebbero stati i giudizi se Schick non si fosse divorato in malo modo il gol del pareggio? Un perfetto sliding doors dei commenti, social e media. Noi preferiamo sempre la coerenza. Siamo convinti poi di un'altra cosa, se fosse stata una partita di Champions League quella palla nel finale sarebbe sicuramente finita dentro. La differenza tra il destino di Allegri in Italia e quello in Europa spesso è determinata da situazioni proprio così, da questioni di centimetri. Come quelli storici del gol di Turone, che stavolta non ha avuto emuli da regalare come appiglio e giustificazione ai tifosi giallorossi perchè gli unici episodi arbitrali (rigore di Alisson su Higuain e possibile secondo giallo di De Rossi) sono stati addirittura contro la Juve.
@stefanodiscreti
ps: un sentito augurio di un sereno Natale a voi tutti e alle vostre famiglie