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    Juvemania: in un mondo di Fabiani, siate Giuntoli. Gli errori alla fine si compensano, ma allo Stadium urlano tutti

    Juvemania: in un mondo di Fabiani, siate Giuntoli. Gli errori alla fine si compensano, ma allo Stadium urlano tutti

    • Cristiano Corbo
    Le verità assolute sono diventate verità relative. E hanno colpito pure qualcosa di molto oggettivo, come la verità. Incredibile allo Stadium, ma non parliamo di un gesto tecnico. Semmai dell'atteggiamento di Fabiani avuto ieri sera allo Stadium, il quale - pur specificando che no, mica ce l'aveva con la Juventus - è stato a tratti persino grottesco. Dita alzate. Rabbia sfogata. Confusione sulle situazioni. Tipo: quel "pugno in faccia" raccontato in tv, dov'è che l'avrebbe visto? E va bene che il colpo di Douglas, rivedendolo alla lente macroscopica del Var, andava probabilmente sanzionato, però il discorso venuto fuori dalla pancia dello stadio torinese è sembrato più uno sfogo dettato da uno scotto. E non una recriminazione stimolata da chiari ed evidenti errori. 

    C'è un altro tema, per il quale l'atteggiamento di Fabiani ci offre un assist degno del mancino di Cabal. E' la seconda volta, a stretto giro, che un dirigente avversario alza la voce all'Allianz Stadium. Si fa sentire forte e chiaro. Saranno le luci della ribalta che offre un sabato sera torinese? O sarà che si sfruttano i soliti preconcetti per mascherare le proprie mancanze? 

    Che poi, ecco, mancanze proprio non si sono viste nella Lazio. Che ha giocato una partita gagliarda, stoica, ha provato a innescare un po' gli esterni ma doveva per forza chiudersi a riccio contro le avanzate bianconere. Ce l'aveva quasi fatta, la squadra di Baroni. Ma aveva calcolato tutto tranne l'incalcolabile: il calcio è fatto di episodi, e gli episodi sono fortuna e sfortuna. Ferro o piuma. L'ennesimo rilancio di Gila è diventato ferro. 

    Le parole, poi, si giudicano francamente da sole: quando si sta per spalancare il 2025, tornare a mettere in dubbio l'utilità del Var è un esercizio di pura retorica. Non fa bene all'ambiente, non fa bene alla Serie A. Alleggerisce forse il cuore del direttore, che vorrebbe tanto trovare due pesi e due misure, ma riscontra soltanto un grado elevato d'incompetenza. Però generale. 

    Poi, ecco, se proprio volessimo: la manata di Patric a Weah? Il giallo a Locatelli che fa pure meno su Castellanos? L'ammonizione a Fagioli, costretto a rincorrere e ad atterrare l'avversario dopo un recupero scaturito da un fallo non visto? C'est la vie. E sono pure gli arbitri. Ma finché non si normalizza tutto questo, non si progredirà praticamente mai.

    Allo Stadium si lamentano sempre tutti, poi però i punti sfortuna li prende comunque la Juventus. Vedi Conceicao con il Cagliari. Vedi gli orrori Champions di Lipsia. Vedi un inizio che ha fischiato spesso a senso unico. In un mondo di Fabiani, ecco, siate Cristiano Giuntoli. Si rimane in silenzio. 

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    Matt
    Matt

    Ecco qui invece chi scrive ci mette il nome perché non aizza le folle con astruse condanne a pres...

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