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    Juvemania: Bonucci riscatta la Juve dall'imbarazzo di Paratici e dai fantasmi

    Juvemania: Bonucci riscatta la Juve dall'imbarazzo di Paratici e dai fantasmi

    • Stefano Discreti
    Prima di entrare nel merito del derby Juventus-Torino, impossibile non partire dalla questione che sta tenendo banco in questi giorni sulle prime pagine dei giornali e non solo. A prescindere di come andrà a finire la vicenda Suarez (uno spaccato negativo dell’Italia), è apparso evidente l’imbarazzo di Fabio Paratici ai microfoni di Sky quando chiamato a rispondere alle domande degli opinionisti in studio, in merito alla vicenda di Perugia.

    Di certo questa situazione certifica l’improvvisazione dell’ultimo mercato della Juventus (più volte raccontata anche dalle pagine di questa rubrica), improvvisazione dettata ovviamente dalla crisi economica ma non solo. E’ evidente che ad operare in queste condizioni di difficoltà, aver “sprecato” subito un posto da extra comunitario per McKennie (con tutto il rispetto per il ragazzo, che tra l’altro ha cambiato il corso del derby con il suo ingresso risultando alla fine tra i migliori in campo) sia stato un errore strategico quasi da “pivelli”. Forse si era dato per troppo semplice e scontata la possibilità di tesserare gli “stranieri” del campionato italiano (almeno uno tra i due) Milik e Dzeko. Senza l’affare McKennie, la Vecchia Signora avrebbe potuto tesserare last-minute Suarez (opportunità unica) senza dover entrare in un circolo vizioso negativo, che ne rovina l’immagine a prescindere. Fortuna ha voluto che almeno alla fine la quarta scelta per l’attacco (una volta sfumato anche Suarez), Alvaro Morata, si sia rivelata quella giusta, ben oltre ogni lecita aspettativa. Quello stesso Morata che ha saltato il derby per via dell’ingenua espulsione rimediata nel finale a Benevento.
     
     
    MCKENNIE DECISIVO - Senza Morata, la Juventus ha fatto davvero grande fatica contro il Torino, soprattutto nel primo tempo anche perché Dybala e Cristiano Ronaldo praticamente non sono pervenuti. Partita in salita per i bianconeri con l’ennesimo avversario perso in marcatura da Bonucci (ormai non fa nemmeno più notizia) ad andare in goal. Primo tempo bruttissimo dei giocatori di Pirlo, concluso senza praticamente tirare mai in porta né creare occasioni pericolose per la difesa avversaria. Centrocampo inesistente sia in fase di interdizione che di impostazione. Peggio non si poteva giocare. Per fortuna che nella ripresa, dopo il gol annullato a Cuadrado per fuorigioco attivo di Bonucci (ancora lui), a cambiare la partita ci ha pensato l’ingresso di McKennie, proprio lui, che con il suo dinamismo e la capacità di farsi trovare pronto sotto porta su assist perfetto di Cuadrado ha riportato il risultato in parità. A decidere la sfida, proprio in extremis quando su Pirlo ombreggiava il fantasma dell’ennesimo pareggio stagionale, ci ha pensato invece Bonucci che aveva da farsi perdonare tanto, tantissimo. L’assist di Cuadrado, ancora lui, è stato un gioiello ma il capitano bianconero è stato bravo e pronto a crederci fino alla fine, confermando che ormai è quasi meglio quando attacca piuttosto che quando difende. Vittoria doveva esser per la Juve e vittoria è stata, fondamentale per evitare a Pirlo un’altra settimana di polemiche e accerchiamenti. Adesso sotto contro il Barcellona, ma una Juventus come quella vista contro il Torino nel derby non ha chance di fare l’impresa a casa di Messi. Se si continua a giocare così male solo il cuore non basterà. In Italia ma soprattutto in Europa…

    @stefanodiscreti

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