Juvemania: il ranking rende scontata la Champions, ma può non bastare ad Allegri
Marcello Chirico
30
Cosa ci dobbiamo aspettare di nuovo dalla Juventus che scenderà in campo domani a pranzo contro il Frosinone? Nulla di nulla. Si era fantasticato in settimana su possibili cambiamenti di modulo e di atteggiamenti in campo da parte della squadra, ma in conferenza stampa Allegri ha smentito tutti: nessun cambio tattico. Si resta ancorati e fedeli al solito 3-5-2 . Del resto, lo si era già capito in settimana - durante l'allenamento aperto ai tifosi - che anche se si fosse azzardato qualcosa in attacco, al massimo la terza punta l'avrebbe fatta Cambiaso, definito proprio ieri dallo stesso allenatore "un giocatore offensivo". Yildiz e Chiesa un giorno, forse, potremo anche vederli insieme, ma non domani e non nel breve. Quando? Non si sa. Allegri non ha scadenzato nulla. Perché lui a modificare la propria filosofia di gioco non ci pensa proprio. Anche in conferenza le parole che ha ripetuto, e che stanno alla base del proprio concetto di calcio, sono state le solite: equilibrio, fisicità, compattezza, ordine, calma. La sua preoccupazione non è tanto l'attacco, che ha fatto solo 3 gol in 4 partite (per giunta, contro squadre in lotta per non retrocedere) ma la difesa che ha incassato 5 reti, e avrebbero potuto essere anche 7 se Szczesny non avesse fatto un paio di parate miracolose a San Siro contro l'Inter.
Quindi, nulla di nuovo all'orizzonte! Questo è Allegri, e questo sarà ancora se dovesse rimanere alla Juve anche la prossima stagione (ma non resterà).
Così come non cambia l'obiettivo, che resta il ritorno in Champions. Obiettivo principale della stagione, non quello minimo. Perché è quello che ad Allegri è stato posto a inizio stagione dalla dirigenza bianconera, e sul quale l'allenatore è focalizzato. E se lo raggiungerà, com'è quasi scontato - soprattutto se, grazie al ranking UEFA , le squadre ammesse alla prossima edizione saranno cinque - lui pensa di aver assolto al proprio compito e di essersi garantito la conferma, anche perché - come ha ripetuto pure ieri - ha ancora un anno di contratto, e quindi non se ne andrà.
Ma alla Juventus hanno incominciato a ragionare diversamente, e la sua conferma non è più così scontata come potrebbe sembrare.