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    Juvemania: evitata l'apocalisse, ma adesso bisogna mettere le ali

    Juvemania: evitata l'apocalisse, ma adesso bisogna mettere le ali

    • Stefano Discreti
    Ci sono partite che nell’arco di una stagione vanno ben oltre il singolo valore dei 3 punti per la vittoria.
    Quella di ieri sera contro i portoghesi è proprio una di queste. 
     
    Vittoria con il sapore di svolta - Pareggiare la sfida contro lo Sporting Lisbona avrebbe complicato in maniera pesante la classifica juventina nel girone di Champions, costringendo i bianconeri a dover andare a vincere in Portogallo, quasi fosse un’ultima spiaggia; inoltre sarebbero aumentate le critiche e le proteste social (e non solo) verso il mister costringendolo a lavorare con ulteriore pressione addosso

    Un’eventuale sconfitta (con un piede fuori dalla Champions a quel punto) avrebbe aperto invece scenari imprevedibili con sicuramente più di qualcuno che avrebbe parlato di ciclo finito e squadra da rifondare, a partire dall’allenatore,  dimenticando rapidamente quanto fatto insieme negli ultimi anni.
     
    Juve, metti le ali - Per fortuna ad evitare questi scenari apocalittici e ribaltare l’iniziale autogol di uno stralunato Alex Sandro ci hanno pensato il sempre più indispensabile Pjanic (con una punizione capolavoro) e l’indistruttibile Super Mario Mandzukic che in posizione da attaccante (il suo ruolo) ci ha messo un attimo a sfruttare lo splendido cross di Douglas Costa (esterno di professione) appena entrato in sostituzione di Sturaro. 
    Il 4-2-3-1 ancora una volta si è dimostrato modulo obsoleto, soprattutto in fase di impostazione del gioco.
    Se si analizza l’11 di partenza, orfano di tutti i neoacquisti estivi, ci si accorge che con questo schieramento tattico la Juventus si è indebolita rispetto alla scorsa stagione, con Sturaro per Dani Alves e Benatia per Bonucci. Inutile ed ingeneroso infierire in confronti, cosi come inutili e ingenerosi sono stati i fischi verso Sturaro stesso. 
    Non è certo colpa sua se lo si sta schierando nel ruolo che era di Dani Alves perché De Sciglio e Howedes sono infortunati, Barzagli non ha più il passo e Lichtsteiner è stato nuovamente lasciato fuori (a torto) dalla lista Champions; lui ci sta mettendo il massimo impegno a giocare fuori ruolo e solo per questo va comunque sostenuto. 
    È evidente però che il modulo della scorsa stagione non funziona, perché il gioco non riparte più rapidamente dalla difesa e di conseguenza Pjanic (unica vera fonte di gioco rimasta) ha bisogno di almeno 2 scudieri per rendere al meglio. 

    Poi c’è il discorso a parte Mandzukic, nettamente più pericoloso quando gioca da attaccante e lascia la fascia ai professionisti di settore che sanno gettare nel mezzo dell’area di rigore i cross necessari e indispensabili per gente come lui ma soprattutto Higuain, altrimenti mai servito davvero come si deve.
    Si dice che i moduli sono solo numeri, vero (in larga parte); quello che conta sono la testa e lo sfruttare al meglio le potenzialità in rosa. 

    Questa squadra però, sembra evidente, è stata costruita per sfruttare le fasce e attaccare. Qualsiasi altra modalità di gioco ne limita la forza. La Juventus deve mettere le ali, come nella pubblicità della Red Bull.
    Non ci sono più la migliore difesa e il miglior centrocampo smantellati dalle ultime sessioni di calciomercato, c’è però un grandissimo potenziale offensivo da utilizzare al massimo, soprattutto sugli esterni. 
    Contro lo Sporting Lisbona è arrivata la svolta in classifica ma per fare bene in futuro alla Juventus deve arrivare anche la svolta tattica. Non ci sono compromessi. In campionato c’è tutto il tempo per recuperare ma bisogna cambiare. Presto, il prima possibile.

    @stefanodiscreti
     

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