Getty Images
Juvemania: Dybala, nessuno come te in Serie A! Se ti svaluti lasci sereni i tifosi
Ancor di più per la Juventus era complicato mantenere alta la concentrazione perchè l’avversario di turno, il Benevento, è l’ultima squadra in classifica del campionato italiano.
Quando si passa in pochi giorni dalla più forte al mondo alla più debole della Serie A è facile sottovalutare l’avversario o comunque avere un calo di tensione importante.
Super Dybala, il più forte di questa serie A
Alla fine c’è voluto un super Dybala (tripletta) per portare a casa i 3 punti. Al Benevento, che per oltre un’ora ha tenuto la partita in piedi, non è bastata invece la doppietta del sempre più sorprendente Diabatè.
A chiudere la sfida definitivamente ci ha pensato poi una prodezza di Douglas Costa.
Risultato finale 2 a 4, 3 punti in classifica e tutti a casa pronti per la trasferta di Madrid.
Cosa ci dice la partita di Benevento?
Che Paulo Dybala è indubbiamente il giocatore più talentuoso e forte, non solo della Juventus ma dell’intera serie A.
Nessun altro in Italia ha il suo talento e le capacità di incidere in maniera così determinante nella singola sfida. Se in Europa invece non riesce ad esser ancora così decisivo bisogna farsi delle domande.
La prima che ci viene in mente, ovviamente, fa riferimento all’attuale livello del campionato italiano evidentemente di un livello medio che non aiuta la crescita dei campioni attraverso sfide che ne favoriscono l’upgrade.
La seconda, di natura tattica invece, ci porta a fare delle considerazioni in merito al modo in cui viene utilizzato da Allegri e supportato dal resto della squadra. Spesso ci sembra che Dybala giochi davvero troppo lontano dall’area avversaria.
Dybala è un patrimonio importante della Vecchia Signora e l’eventuale deprezzamento per la sempre più probabile mancata convocazione ai mondiali in Russia renderà comunque felici i suoi fans bianconeri perché è cosa ben nota nell’ambiente che il primo nome (da mesi) sulla lista dei possibili sacrificati per fare cassa è indubbiamente il suo. Molti parlano anche di un gentlemen agreement con la società per separare in automatico le reciproche strade dinanzi ad un’offerta superiore per il suo cartellino ai 130 milioni di euro e visto che quest’ultima ipotesi in questo momento è davvero poco credibile ci sentiamo di dire che ad oggi sono molte più le possibilità che Dybala resti alla Juve anche nella prossima stagione piuttosto che quelle che venga sacrificato per fare cassa per finanziare la prossima campagna acquisti. Alla fine, non tutti i mali vengono per nuocere.
A Madrid per onorare la maglia
Torniamo al capitolo Champions.
Venerdì sera mentre ero ospite negli studi Mediaset di Premium Sport ho ribadito la grande difficoltà ad ipotizzare una rimonta bianconera in terra madrilena, anche nel momento di massimo ottimismo.
Nessuna statistica in tal senso supporta quello che sarebbe davvero un miracolo sportivo.
Mai il Real Madrid ha perso con più di 3 gol di scarto in casa in Champions League nel doppio turno andata/ritorno e mai la Juventus si è trovata a ribaltare uno 0-3 casalingo; così come mai in assoluto nessuno in Champions League ha ribaltato una sconfitta interna così pesante.
Cosa vuol dire questo?
Che le possibilità che la Juventus faccia il miracolo sono pochissime, quasi nulle.
Se dovessi sbilanciarmi in un pronostico percentuale, le probabilità non supererebbero il 2-3%.
Di sicuro però i tifosi bianconeri non sono in nessun modo disposti ad accettare un’eliminazione senza lottare ed onorare la maglia bianconera fino in fondo o addirittura subendo un parziale complessivo umiliante, che possa passare alla storia come record negativo.
I miracoli nel calcio come nella vita non si verificano quasi mai. Quasi però…
Di certo se la Juventus riuscisse a qualificarsi per le prossime semifinali di Champions League ci troveremmo di fronte alla più grande impresa calcistica degli ultimi 100 anni.
Ciao Ignazio
Il mio ultimo pensiero di giornata va indubbiamente ad Ignazio Scardina, un uomo perbene venuto purtroppo a mancare.
Come comunicato al sottoscritto dalla vedova nella giornata di ieri, Scardina è stato ucciso nell’animo e nel fisico dal giustizialismo di Calciopoli.
Senza riaprire in questo momento una ferita del genere, rispettando il dolore della famiglia, chiedo a tutti i lettori di qualsiasi fazione, partito e fede calcistica di riflettere su quanto possa fare male e distruggere una persona ricevere un’accusa così devastante se invece si è innocenti. Ciao Ignazio, finalmente hai smesso di soffrire.
@stefanodiscreti