Juvemania: Del Neri, hai rischiato grosso
Ieri sera la Juventus ha meritato di vincere facendo una grande partita contro l'Inter, che nell'ultima parte della sfida ha rischiato di pareggiare. Meno male che Eto'o, nel giro di sessanta secondi, s'è trasformato in un attaccante di seconda categoria qualunque e prima ha colpito la traversa a porta vuota, e poi ha svirgolato la palla ad un metro da Buffon. Altrimenti ora saremmo qui a parlare di un'altra partita e saremmo qui a dare la colpa a Del Neri. Perché? Perché i bianconeri, negli ultimi venti minuti, hanno giocato in dieci, e difatti non sono più usciti dalla propria metà campo. Matri non stava bene. L'aveva già fatto capire anche al tecnico di Aquileia. La botta al costato gli impediva di respirare bene e di essere d'aiuto alla squadra. Anche i sassi avevano capito che l'ex cagliaritano andava sostituito. Tranne Del Neri. Persino i bambini a casa seduti davanti al televisore hanno chiesto: 'Ma papà, perché entra Sissoko se Matri non riesce nemmeno a camminare?'. Perché l'attaccante è rimasto in campo? Misteri della panchina. Se l'Inter avesse trovato il gol del pareggio la colpa sarebbe stata solo e soltanto del tecnico bianconero, che per il resto ha azzeccato ogni cosa, permettendo alla Signora di fare una grande partita.
Chiellini a sinistra è una sicurezza. Con lui tornato alle origini, la Juve ha vinto due partite su due. Peccato che sia Del Neri che il diretto interessato hanno confermato che è solo una soluzione temporanea. Vi prego: ripensateci! Anche quando tornerà De Ceglie: quando mai si sono visti così tanti cross dalla sinistra e così precisi? Ha fatto più traversoni Giorgio in 180 minuti che Grosso e De Ceglie in tutta la loro carriera. Oltretutto 'Chiello' riesce a dare il giusto equilibrio tra la fase offensiva e quella difensiva. Un terzino in grado di tenere a bada Maicon, e allo stesso tempo di metterlo in difficoltà costringendolo a rinculare in fase d'attacco. Sicurezza e profondità: i tifosi ringraziano ed incrociano le dita affinchè l'esperimento vada avanti fino a fine stagione. D'altronde Barzagli ha dimostrato di poter sostituire, egregiamente, il compagno al fianco di Bonucci. Sulla destra giustissimo continuare a puntare sul giovane Sorensen. D'altronde soltanto giocando partite come quelle di ieri sera crescerà, mettendo da parte le sue insicurezze. Il danese contro i campioni d'Italia e d'Europa ha fatto una gran partita, mitigando spesso l'effervescenza di Eto'o senza lasciargli mai lo spazio per partire in velocità. Oltretutto ha 'partorito' lo splendido cross per la zuccata vincente di Matri. Ottima anche la scelta, da parte di Del Neri, di affiancare Toni e poi Iaquinta a Matri. L'ex attaccante del Genoa, grazie alla sua mole, permetteva ai bianconeri di avere profondità e salire senza troppi affanni. Stessa cosa dopo l'ingresso di Iaquinta.
Inutile aggiungere che Matri, con la sua consueta mobilità, ha dimostrato di valere la fiducia risposta in lui. Da solo ha tenuto in scacco la difesa nerazzurra, ha segnato il gol decisivo (il primo in carriera all'Inter), ne ha sfiorato un altro di testa quand'era ancora 'sano' e uno di piede quand'era a mezzo servizio, ed è venuto spesso nella propria metà campo a prendere il pallone per poi scambiarlo con i centrocampisti. Ha stravinto il duello con Pazzini, che invece non s'è mai visto. L'acquisto dell'ultima ora si sta rivelando azzeccatissimo. Dunque Del Neri si merita un bel 7.5 in pagella per come ha caricato i suoi e ha saputo gestire la partita, ma ha rischiato di prendere quatto lasciando in campo Matri. L'Inter non è riuscita ad esprimersi come avrebbe voluto, ha messo in mostra una manovra lenta e prevedibile, ed è venuta fuori soltanto negli ultimi venti minuti, quando i padroni di casa hanno tirato i remi in barca in 10 contro 11. Merito di una Juventus compatta, che ha concesso poco spazio agli avversari, lenti e prevedibili, capace di prenderli alla sprovvista aggredendoli in tutte le zone del campo. Vittoria meritata, dunque. Ancora una volta sul campo, e sottolineo 'sul campo', l'Inter è stata sconfitta dalla Signora. Del Neri si conferma la bestia nera del Biscione e l'Olimpico si conferma stadio tabù per i nerazzurri. Una vittoria (la seconda consecutiva) che dà morale e che può dare la svolta a questa seconda parte di stagione. E Del Neri l'ha sempre detto: 'Questa squadra, ad organico pieno, può competere con chiunque'. Vero.