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    Juvemania: basta polemiche, date ad Allegri quel che è di Allegri

    Juvemania: basta polemiche, date ad Allegri quel che è di Allegri

    • Stefano Discreti
    E sono quattro. Quattro vittorie consecutive in Coppa Italia, impresa mai riuscita a nessuno in passato. Quattro come i gol di distanza che hanno determinato la vittoria netta, schiacciante, contro il Milan in finale (oggi è più o meno questa la differenza che passa tra le due compagini, certificata anche in campionato dagli oltre 30 punti di distacco). Quattro come, ormai quasi certo, saranno anche gli scudetti consecutivi vinti dal mister. Quattro come saranno anche le doppiette consecutive campionato/Coppa Italia dell’era Allegri. Numeri pazzeschi, che resteranno nella storia del calcio d’Italia per sempre.
     
     
    BENATIA ALLA HIGUAIN - Un dominio assoluto in terra nostra. Eppure ieri sera per quasi un’ora la partita è stata assai equilibrata, con un Milan caricato da Gattuso a lottare su ogni pallone per cercare di colmare l’evidente differenza tecnica che c'era in campo con la Juventus. Primo tempo davvero avaro di emozioni se si esclude l’occasione da gol sciupata da Cutrone in avvio e poco altro. Male Dybala e Mandzukic davanti, male il centrocampo bianconero decisamente troppo timido. Nella ripresa invece (mentre già si invocava l’ingresso di Bernardeschi e Higuain come “conigli” da pescare dal cilindro” di Mago Allegri)  si è svegliato in primis Dybala, caricandosi la squadra sulle sue spalle e cominciando a colpire Donnarumma dalla distanza, sbriciolandone a poco a poco le certezze.nDopo il gol di Benatia da calcio d’angolo, che ha sbloccato la partita, in pratica non c’è stata più gara. Il Milan si è sciolto come neve al sole e niente ha potuto fare nemmeno capitan Bonucci per evitare il naufragio. In pochi minuti la squadra bianconera ha infierito in maniera brutale sui rossoneri determinando un risultato che alla fine sarebbe potuto essere anche molto più largo ed umiliante. Douglas Costa dalla distanza e ancora Benatia (doppietta alla Higuain) da calcio d’angolo hanno portato in pochi minuti la Juventus sul 3 a 0. L’autogol di Kalinic, sempre arrivato da calcio d’angolo, ha chiuso la partita definitivamente sul 4 a 0.
     
    ALTRO CHE NUOVO BUFFON - Nel mezzo due papere incredibili di Donnarumma, sino a quel momento uno dei migliori del Milan. Il confronto tra il “vecchio” Buffon e il “giovane” Donnarumma ieri sera è stato impietoso. Se il più forte portiere di tutti i tempi non decidesse di smettere a fine stagione sarebbe ancora indiscutibilmente il miglior portiere d’Italia. Donnarumma deve imparare dalla fame agonistica di Gigi, quella vista anche ieri sera per tutti i 90 minuti, ma in particolare quando nel finale, nonostante il punteggio larghissimo, ha difeso a denti stretti e con tutta la sua forza l’imbattibilità serale. Donnarumma va recuperato mentalmente. L’etichetta di “nuovo Buffon” e la presenza intorno di persone che non fanno assolutamente il suo bene (se non quello economico…) lo hanno caricato di troppe responsabilità che non merita. Donnarumma non è il nuovo Buffon e probabilmente (quasi certamente) non lo sarà mai, però è sicuramente un buon portiere che può crescere tanto e che va recuperato al più presto anche per il bene dei colori azzurri.
     
    DATE AD ALLEGRI QUEL CHE È DI ALLEGRI - Chiusura meritata per Allegri. Per una sera è giusto riconoscergli tutti i meriti delle sue scelte, anche quella coraggiosa di mandare in panchina Higuain. Capisco la sua “rabbia” a caldo nel dopo gara nel rispondere a domande inopportune in una serata di giubilo. Ci sono momenti e momenti nella vita, quando e se fare certe domande. C’è un tempo per criticare e uno per celebrare. Ieri sera ad Allegri doveva esser concessa la passerella televisiva. Stop. Meritava solo applausi e riconoscimenti, ma ahimé c’è chi non perde mai una buona occasione per stare zitto. Complimenti alla Juventus, allo staff, alla dirigenza, al mister e a tutti i giocatori (che bello il gesto di Buffon di far alzare la coppa a Marchisio). 
    Questa impresa (quattro doppiette consecutive) resterà indelebile nella storia del calcio italiano!

    @stefanodiscreti

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