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Juvemania: la brutta copia di Allegri
Sembra la Juve di Allegri - Diciamolo da San Siro in poi, dopo la sosta per le Nazionali, stiamo vedendo una brutta Juve che sta andando avanti con la sola forza dei singoli, proprio come succedeva nelle passate annate. Sembra di rivedere la Juve di Allegri, con vittorie di misura e prestazioni soporifere. In settimana, con spirito di provocazione ma nemmeno troppo, ho chiesto sui social se la Juve di quest’anno fosse davvero più forte di quella della passata stagione.
Per 3 juventini su 4 è stata nettamente migliorata la rosa nel suo complesso ma il valore dell’11 titolare è rimasto praticamente lo stesso, con un anno di più sulle spalle... D’altronde della scorsa campagna acquisti estiva, ad oggi, il solo De Ligt si può considerare titolare in pianta stabile ma il suo rendimento non è stato sicuramente superiore a quello garantito in passato da Chiellini. Chi per un motivo (Ramsey), chi per altri (Rabiot, Danilo ecc..) i nuovi non sono stati ancora un fattore determinante in pianta stabile nella formazione di base. Sarri invece per ora è stato poco più che sufficiente, senza infamia e senza lode.
La Juventus ha dimostrato un maggior piglio nelle partite più “toste” (Napoli, Atletico Madrid, Inter) , una maggiore predisposizione ad imporre la partita (cosa che non succedeva invece in passato) ma per il resto, se non sapessimo che in panchina c’è stato un passaggio di consegne rivoluzionario, troveremmo un filo logico conduttore a ripetere le prestazioni degli anni precedenti, senza accorgerci di nulla. In Italia, visto lo strapotere complessivo della rosa e la media non eccelsa del livello del campionato nostrano, bastano comunque queste prestazioni per esser primi in classifica. In Europa, una volta conquistata la seconda fase, bisognerà invece assolutamente cambiare marcia. Una Juve scialba e impalpabile come quella di metà/fine ottobre andrebbe subito fuori dalla Champions. Inutile girarci intorno.