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Juvemania: c'è chi pettina le bambole, non è Conte... Un dubbio sul mercato
CONTE E IL BAGNO DI UMILTA' - Fatta questa debita premessa, vanno anche pesate le parole pronunciate ieri da Antonio Conte, alla luce del 2-2 del Bentegodi contro il Verona e dei troppi gol incassati nelle ultime partite: "Ci vuole un bagno di umiltà, le motivazioni non devono mai mancare. Ci sono state disattenzioni molto gravi. Non va bene". E oggi, a Vinovo, niente giorno di riposo: tutti a rapporto dal mister, presenza di Marotta e Nedved, e breve allenamento in palestra.
PISOLI E RICAMI - Ha ragione Conte. Ieri a Verona qualche campione bianconero la partita l'ha giocata solo a metà. Scrive Roberto Beccantini sul suo blog, beckisback.it: "Conte non è riuscito a evitare che la squadra si mettesse a pettinar le bambole". E dopo la doppietta-lampo di Tevez, aggiunge Beccantini, abbiamo assistito a "torelli panoramici, pisoli a ricami alterni (Vidal, Pogba, Pirlo)".
Come se la partita fosse già vinta, come se il campionato fosse già vinto. Ma non è così: la Roma è squadra in forma, che ha entusiasmo, che ha un match da recuperare e che avrà il favore del campo nel confronto diretto della penultima giornata. Occhio quindi, perché, per dirla con Conte: "Non sarà facile ripetersi".
MA NON SERVIVA UN CENTROCAMPISTA? - A margine, una piccola nota di mercato: chi scrive ha già espresso il suo apprezzamento per l'arrivo di Osvaldo, ma va detto che forse il rinforzo ideale per questa Juventus, sul mercato di gennaio, sarebbe stato un centrocampista. E' vero che in panchina c'è un Marchisio che scalpita, ma è anche vero che (a parte gli esterni Isla ed Asamoah, e tralasciando Pepe), l'unico cambio per i tre titolari del centrocampo è Padoin. Forse un po' poco per tenere sulle spine Pirlo, Pogba e Vidal. E per dar loro un po' di ossigeno quando, con l'Europa League, si dovrà giocare al giovedì e poi nel week-end. Ah, quel Guarin...