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    Juvemania: Lukaku e Danilo sono 'mali necessari'. Chi insulta questa dirigenza si merita Cobolli e Blanc

    Juvemania: Lukaku e Danilo sono 'mali necessari'. Chi insulta questa dirigenza si merita Cobolli e Blanc

    • Stefano Discreti
    Sta per terminare la settimana più difficile del calciomercato estivo juventino. Quella che più di tutte ha messo seriamente a rischio la serenità dei tifosi. Dopo l’avvio della trattativa di scambio tra Dybala e Lukaku, è arrivata anche la riapertura per quella tra Cancelo e Danilo. Diciamolo subito, da un punto di vista tecnico sono scambi che nessun tifoso della Juventus farebbe mai ed il motivo è anche chiaramente comprensibile. La stessa dirigenza bianconera, tra l’altro, ha già bocciato Danilo in precedenza. Perché allora si stanno ponendo le basi per questi scambi? E’ evidente la necessità da parte della Juventus di ricercare in primis plusvalenze e benefici finanziari da queste operazioni. D’altronde, se qualcuno pensava che il mega affare CR7 della scorsa stagione non avrebbe influenzato il mercato della Vecchia Signora almeno nei 3 anni successivi all’esborso è stato perlomeno “superficiale”.
     
    De Ligt e Demiral i colpi voluti
     
    Andiamo ad analizzare nel dettaglio gli acquisti della Juventus fino ad oggi. I veri colpi estivi di questa sessione, ovvero quelli cercati, voluti a tutti i costi, sono stati Demiral e soprattutto De Ligt. Loro sono arrivati a Torino nonostante l’importante prezzo di cartellino da pagare. Soprattutto il gigante olandese è andato ad influenzare la situazione patrimoniale della Juventus nel breve termine, con la grande prospettiva però di costruire su di lui il futuro bianconero. Un investimento di lusso ma (quasi) a rendita garantita. Questi sono i colpi pianificati, studiati. Poi ci sono quelli che nascono dalle opportunità di mercato. Dai “saldi” di stagione.
     
     
    Ramsey, Rabiot, Buffon e Pellegrini i colpi in “saldo”.
     
    E' il caso degli acquisti di Ramsey, Rabiot, Buffon e Luca Pellegrini. I due centrocampisti stranieri dai piedi buoni, Ramsey e Rabiot, approdati in bianconero a parametro zero (pur pagando fior di commissioni) sono proprio l’esempio giusto da prendere in considerazione. Il loro acquisto è determinato prevalentemente dall’affare di turno. Dal prezzo in “saldo”. Due giocatori di assoluto valore tecnico e tattico, senza alcun dubbio, ma se avessero avuto un cartellino importante da pagare alle rispettive squadre, Arsenal e PSG, pensate che sarebbero stati comunque un obiettivo della Juventus? Lascio a voi questa provocazione. Nel mercato estivo ci sta. Così come si deve accettare per forza il sacrificio di un giocatore già pronto come Spinazzola a fronte dell'arrivo della bella speranza di turno, Luca Pellegrini, perché in questa fase di assestamento la ricerca della plusvalenza la fa da padrone. Così come, cuore a parte, il ritorno di Buffon in bianconero si spiega prevalentemente nel cercare di evitare dispendi importanti per la ricerca del dopo Perin (altra plusvalenza in sospeso dopo l'affare saltato con il Benfica).
    Le plusvalenze però non fanno la differenza in campo
     
    Lancio una nuova provocazione in chiusura. Se le sempre più possibili cessioni di Dybala e Cancelo non garantissero importanti plusvalenze da iscrivere a bilancio, la Juventus sarebbe andata a cercare profili come quello di Lukaku e Danilo per “rinforzare” la rosa? Ma si può mancare di rispetto, con il mercato tra l'altro ancora lunghissimo davanti (un altro mese), a un gruppo dirigenziale che da 8 anni domina in Italia? No, per quanto ci riguarda assolutamente no.  Trovo davvero esagerato e incomprensibile l’isterismo di massa letto in questi giorni sui social, addirittura vergognosi poi gli insulti sui profili ufficiali della Juventus. Certi tifosi meriterebbero il ritorno di Cobolli Gigli e Blanc. Però è anche giusto salvaguardare il sacrosanto diritto di critica esposto in maniera educata. E oggi siamo qui nuovamente a comprendere che gli investimenti di Cristiano Ronaldo (lo scorso anno) e Matthijs De Ligt (quest’anno) hanno un prezzo importante da pagare, quello della ricerca delle plusvalenze come fattore primario per conservare i conti in ordine. La dirigenza sta cercando di mantenere comunque alto il livello della rosa stando davvero attenta per non rischiare di rovinare tutto, senza indebolirla troppo. Lo sanno bene anche loro che le plusvalenze poi non fanno la differenza in campo.
    @stefanodiscreti
     

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