Juvemania: Aquilani, finita la rincorsa?
Alberto Aquilani e Felipe Melo De Carvalho. Due giocatori arrivati alla Juventus con lo stesso scopo: diventare il perno del centrocampo bianconero e scrivere pagine importanti per la futura storia bianconera. L'ex giocatore della Fiorentina, diventato uno dei migliori centrocampisti italiani in Toscana, è arrivato a Torino la scorsa stagione come ciliegina sulla torta del mercato di corso Galileo Ferraris insieme al suo connazionale Diego. La società bianconera e i tifosi credevano molto in lui ed in molti avrebbero scommesso che avrebbe fatto fare il salto di qualità alla formazione di Ferrara prima e Zaccheroni poi. Ed invece sappiamo tutti com'è andata a finire: crollo verticale generale e lui è affondato con la nave. Sull'orlo di una crisi depressiva, sembrava fosse destinato addirittura a partire. Invece il carioca è stato rigenerato da Luigi Del Neri ed ora è un giocatore nuovo, ma soprattutto, un uomo completamente ritemprato grazie alla fiducia incondizionata del suo tecnico.
Destino simile per Alberto Aquilani. Determinante nella Roma, uno dei migliori giovani italiani fuggiti all'esterno per dimostrare di essere un giocatore dal valore indiscutibile. Ma a Liverpool, con Gerrard e Mascherano, ha fatto fatica a trovare spazio ed è stato costretto ad inseguire un posto da titolare. Appena lo ha trovato, ha dovuto abbandonarlo per colpa dei suoi muscoli di cristallo. Giunto a Torino, il suo destino non è cambiato: deve nuovamente inseguire per giocare. Ad inizio campionato Melo e Marchisio hanno garantito la giusta solidità per il tecnico di Aquileia e il fidanzato dell'attrice Quattrociocche ha dovuto sedersi spesso in panchina e guardare i suoi compagni a debita distanza. Le gerarchie sembravano definite, ma Aquilani è stato preso nelle ultime ore di mercato per dare qualità al centrocampo della Signora. Dunque, per forza di cose, giocherà sempre più spesso, altrimenti la fiducia in lui e il suo prestito gratuito dall'Inghilterra non si spiegherebbe.
Ed è quello che è successo nelle ultime settimane: 78 minuti allo stadio Olimpico contro il Cagliari, 80 nella scala del calcio contro l'Inter del 'triplete'. Fino a quel momento (4° giornata di campionato) l'ex giocatore di Anfield aveva messo il piede in campo solamente per 42 minuti. Un po' pochini per un giocatore giunto a Torino per far fare il salto di qualità alla squadra di Del Neri. Aquilani, ovviamente, spera di avere convinto definitivamente il tecnico bianconero ed avere stravolto le gerarchie d'inizio stagione, altrimenti tornerà ad inseguire, come sempre gli è accaduto negli ultimi anni. Anche perché, essendo Melo ormai intoccabile, sarà difficile mettere in naftalina Marchisio e le cose per lui potrebbero complicarsi nuovamente. I due, però, hanno già dimostrato di poter convivere, previo lo spostamento a sinistra del prodotto del vivaio bianconero, come contro i nerazzurri due settimane fa. Dunque il destino futuro di Aquilani potrebbe essere in discesa, muscoli permettendo. E la sua rincorsa, dopo due stagioni, potrebbe essere finalmente conclusa.