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Juvemania: almeno 10 punti ad agosto per partire bene, ma bisogna costruire in fretta la nuova squadra
E’ stata creata ufficialmente la stagione 2022/2023.
Il calendario lascia ovviamente il tempo che trova, alla fine le partite vanno disputate sempre tutte, però in questa annata particolare che vedrà il torneo di Serie A completamente spaccato in due tronconi differenti (prima e dopo il mondiale del Qatar) la Juventus, e non solo, ha l’obbligo di partire bene. In particolare, Massimiliano Allegri che ha richiesto un Instant Team alla società deve necessariamente cancellare l’avvio shock della scorsa stagione che ha condizionato in negativo l’intero campionato. Sassuolo subito in casa all’esordio, Sampdoria fuori, Roma e poi Spezia a Torino: questo è il caldo Agosto che aspetta la Vecchia Signora; 3 partite su 4 in casa, almeno 10 punti su 12 da conquistare. E’ questo il primo obiettivo minimo che si dovrà prefissare la formazione bianconera per rimuovere le scorie dell’anno passato.
Per fortuna che c’è Pogba altrimenti…
Per far questo bisogna però arrivare a metà Luglio almeno con una parziale idea di quella che sarà la nuova Juventus ed invece ad oggi sembra tutto ancora un cantiere aperto. Di Maria si, Di Maria no, Di Maria ciao. Berardi, Kostic, Dzeko. Quanti altri nomi verranno accostati nei prossimi giorni? De Ligt resta, Del Ligt parte, De Ligt che fa? Rabiot, Ramsey, Locatelli, McKennie, Arthur, Zakaria. Chi parte e chi resta a centrocampo? Fagioli, Miretti, Pellegrini. Che fare con i giovani?
Diciamolo chiaramente, se non fosse per il ritorno ormai quasi ufficiale di Paul Pogba sarebbe da mettersi le mani nei capelli in questo momento per la confusione che regna nei piani dirigenziali della società o perlomeno in quello che lasciano trasparire all’esterno. Pogba invece è quel calciatore su cui puoi ricostruire un intero progetto tecnico/tattico a medio/breve termine però da solo non può bastare. La Juve ha già perso per vari motivi Chiellini, Bernardeschi, Morata e Dybala e se alla fine dovesse decidere di rinunciare anche a De Ligt, poco propenso a rinnovare il contratto in scadenza nel 2024, la squadra avrebbe bisogno immediatamente di altri nomi importanti per non spaventare l’intero ambiente di un possibile ridimensionamento.
A tutta questa attuale confusione va aggiunta la variabile Chiesa, di cui ancora non si conosce con certezza il momento in cui si potrà tornare a contare pienamente su di lui.
Insomma, il calendario è pronto, l’antipasto Pogba è davvero appetitoso ma nei prossimi 15 giorni la dirigenza juventina ha l’obbligo di allestire una tavola di cibi prelibati da dare in gestione al “cuoco” Allegri altrimenti il rischio di restare nuovamente a digiuno anche l'anno prossimo è altissimo, soprattutto e teniamo a ribadirlo di nuovo, in una stagione in cui partire bene sarà ancora più decisivo rispetto agli scorsi anni. @stefanodiscreti