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    Juvemania: Allegri, ora il bel gioco senza paura di mettere in panchina CR7

    Juvemania: Allegri, ora il bel gioco senza paura di mettere in panchina CR7

    • Stefano Discreti
    Cristiano Ronaldo è il migliore, Cristiano Ronaldo è un professionista unico, esemplare.
    Cristiano Ronaldo è un fenomeno
    , ma non si può fermare il tempo. La gestione perfetta e meticolosa che ne ha fatto di lui Zidane in questo triennio ha dimostrato che, nonostante l’allenamento ossessivo del portoghese, per mantenerlo sempre al top il suo utilizzo va centellinato al dettaglio. Le sue presenze in questi anni sono state inversamente proporzionali all’invecchiamento. Riuscirà Allegri a copiare la tabella perfetta di Zinedine? Non sarà per nulla facile, perché se calcoliamo che negli ultimi 3 anni CR7 ha giocato rispettivamente 48, 46 e 44 partite arriviamo a 42 come proiezione di partite massime totali da disputare nel corso della prossima stagione.
     
    2 PARTITE OGNI 3 - Considerando che Ronaldo non rinuncia praticamente mai a una gara di Champions League (13 partite l’anno arrivando sino in fondo), capiamo sin da subito che per preservarlo e mantenerlo al top Allegri in campionato (teniamo conto anche di Supercoppa e Coppa Italia) non dovrà utilizzarlo per più di 25-30 partite, ovvero circa il 70% delle gare. In pratica 2 su 3. Per mantenere questa media, Ronaldo non dovrà praticamente mai disputare 3 gare consecutive, salvo eccezioni rarissime. Cosa vuol dire questo? Che Allegri dovrà costruire una Juventus con Ronaldo (la migliore) ovvero quella per l’assalto alla Champions League e una Juventus senza Ronaldo, dove l’asso portoghese siederà comodamente in panchina per riposare salvo entrare a gara in corso solo in caso di massima emergenza. Alla luce di questa necessità evidente, il rimpianto per la cessione di Higuain resta ancora altissimo, ma bisogna guardare avanti ormai.

    DOPPIA SOLUZIONE - Due le strade che a oggi sembrano supportare la Juventus bis (ovvero quella schierata senza CR7 nell’11 titolare): Mario Mandzukic schierato nel suo ruolo di centravanti; Paulo Dybala schierato da falso nove. Resta da comprendere adesso, intanto, quale sarà il modulo scelto da Allegri per affrontare la nuova stagione; se prevederà la difesa a 4 o il ritorno a quella a 3. Dall’impostazione difensiva capiremo molto se non tutto riguardo le intenzioni tattiche stagionali di Allegri.
     
    LA RICETTA ZIZOU - Una cosa è certa, se negli anni passati al mister toscano si è perdonata anche la mancanza di gioco compensata dai risultati ottenuti sul campo, quest’anno con la campagna acquisti faraonica fatta dalla Juventus e la rosa messagli a disposizione dalla proprietà i tifosi diventeranno ancora più esigenti. E anche giustamente.
    L’obiettivo chiaro, dichiarato, è vincere la Champions League
    , anche se nessun modulo né giocatore può darne certezza in tal senso; però l’impostazione tattica e mentale deve esser chiara spregiudicata. L'impronta, l'identità deve essere evidente. Questo si che sarà fondamentale. La Juventus dovrà sempre giocare per vincere e imporre il proprio gioco all'avversario, contro tutti e tutto, in Italia e in Europa, e Cristiano Ronaldo dovrà sempre esser preservato a favore della Champions a prescindere dall’importanza dell’avversario di turno in Italia. Sono due le regole semplici e indispensabili della ricetta Zidane. Anche a patto di rischiare di perdere il campionato, come infatti fatto dal Real Madrid in questi anni. D’altronde con la cessione di Higuain, come anche scritto recentemente, i rischi di subire la concorrenza nazionale sono aumentati in maniera importante. Che poi in fondo, puntare un anno tutto sulla Champions rischiando di non vincere il campionato sarebbe poi cosi tremendo?

    @stefanodiscreti

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