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    Juvemania: Allegri, il 4-3-3 è il modulo della svolta. Con questo Vlahovic niente è impossibile

    Juvemania: Allegri, il 4-3-3 è il modulo della svolta. Con questo Vlahovic niente è impossibile

    • Stefano Discreti
    Dopo il risultato del pomeriggio, con la Fiorentina di Italiano che ha eliminato a sopresa a Bergamo l’Atalanta di Gasperini, la Juventus si guadagna l’accesso alle semifinali di Coppa Italia al termine di una partita molto sofferta allo Stadium contro il Sassuolo. Partiamo dai complimenti all’avversario. La squadra di Dionisi per almeno 50’ ha dimostrato di meritare tutti gli attestati di stima che sta ricevendo in questa stagione. La compagine emiliana d’altronde cerca sempre di imporre il proprio gioco all’avversario di turno, qualsiasi esso sia, praticamente sviluppando ogni situazione e non buttando mai via la palla. Non è un caso appunto che, dopo la Juventus, il Sassuolo sia diventato il più grande serbatoio per la Nazionale di Roberto Mancini. E’ sicuramente una questione di mentalità. 
     
    CI PENSANO LORO - E dire che dopo il gol realizzato subito in apertura da Paulo Dybala (grande assist di Alex Sandro, finalmente rigenerato) ci si poteva aspettare una gara totalmente in discesa a favore della Vecchia Signora. Invece per un tempo la squadra di Allegri è stata in balia degli avversari subendo un numero esagerato di tiri contro. Nella ripresa invece la Juventus ha sicuramente cambiato marcia, soprattutto per i cambi effettuati, dominando la gara e sfiorando il gol della vittoria a ripetizione. Gol mancato solamente per via della sfortuna (vedi i pali di McKennie e De Ligt) e per i meriti di un grandissimo Pegolo che nonostante gli anni si è confermato ancora portiere di livello. Ad evitare i fastidiosi supplementari ci ha pensato ancora una volta il nuovo idolo dei tifosi juventini, Dusan Vlahovic, che con una grandissima azione di sfondamento si è guadagnato un quasi immediato viaggio di ritorno a Firenze, proprio lì dove è cresciuto e si è affermato ai grandi livelli.
     
    IL MODULO GIUSTO - Ancor più che i singoli però a condizionare l’andamento della partita è stata la tattica della Juventus. Confusionaria e approssimativa nel primo tempo con il 4-2-3-1 di partenza sulla carta che nei fatti poi si è trasformato in un 4-4-2 troppo statico. Devastante e dominante nella ripresa con il ritorno al 4-3-3 che già tanto bene aveva fatto domenica scorsa contro il Verona. E’ questo il modulo su cui Allegri deve insistere perché è quello che più di tutti sta facendo giocare bene la squadra rendendola praticamente pericolosa per gli avversari ad ogni circostanza. Aggiungere Morata alla coppia devastante Dybala-Vlahovic è una variabile impazzita difficilmente gestibile dai difensori avversari. Serve sicuramente equilibrio e sacrificio per sostenere un modulo così ma anche se può sembrare un paradosso più la Juventus gioca in attacco e con più giocatori offensivi schierati contemporaneamente e meno rischia di subire gol. Questa è sicuramente una cosa davanti agli occhi di tutti che Allegri non deve sottovalutare assolutamente, soprattutto in vista del decisivo match contro l’Atalanta (praticamente uno spareggio per la Champions) nel corso della prossima giornata. Non osare e non sfruttare il momento assai negativo della squadra di Gasperini potrebbe generare un rimpianto gigantesco in casa Juventus pari praticamente a quello per i punti letteralmente buttati via all’inzio del torneo.

    @stefanodiscreti

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