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Juvemania: Allegri dimenticati il rombo!
Un Bologna perfetto nella fase difensiva. Un arbitro che ha arbitrato all'inglese, tollerando molto da entrambe le squadre. Una Juventus bruttarella. Un Pogba che ha sbagliato una quantità industriale di passaggi. E un Allegri che si concede per un tempo il famigerato rombo, affidando il ruolo del trequartista ad un Pereyra che ha ancora bisogno di lavorare per tornare un giocatore apprezzabile. Un Dybala che a Bologna ha mostrato (per meno di un tempo) tutta la sua stanchezza. Uno Zaza che partito titolare, ha inciso nulla. Un Evra che non si prende mai una responsabilità: palla all'indietro e si ricomincia. Per una legge evidente, per segnare bisogna impegnare il portiere: la Juventus a Bologna non l'ha mai fatto. Lo ha fatto una volta il Bologna con una sventagliata di Destro dai 25 metri che Buffon ha parato in due tempi. Bologna – Juventus è tutta qui. Il Bologna ha corso a perdifiato, raddoppiando e triplicando chiunque, difendendo – quando serviva- in dieci davanti a Mirante. La Juventus ha collezionato corner (tutti battuti maldestramente) e ha creato (anzi che Pogba si è creato) un paio di occasioni, spedendo a lato le conclusioni. In definitiva una gara tecnicamente brutta. La Juventus mette in mostra la solidità della difesa, la volontà e la velocità di Morata, un ottimo Marchisio, l’estro di Cuadrado, l'unico a cercare la giocata in penetrazione, saltando l’uomo. Ma è una Juve che spesso arriva per seconda sul pallone, che gioca lenta. In certe gare può essere un pregio. In gare come quella di Bologna è un difetto. Il Bologna evidenzia la “garra” dell'interista Giaccherini, il solito Destro che fa a sportellate col mondo, un ottimo Diawara (chapeau) e un buonissimo Masina. Zero a zero e la sensazione che se avessero giocato per un'altra ora, il risultato non sarebbe cambiato. Onore al Bologna e a Donadoni che ha interrotto la serie consecutiva di vittorie della Signora che si ferma a 15. Se lunedì il Napoli avrà ragione del Milan opererà il contro-sorpasso. E per il Napoli sarebbe basilare: il primato della Juventus in classifica sarebbe durato per un solo turno di campionato. Brutta cosa se hai rincorso per 15 giornate e alla 16esima ti pianti. E mostri di non avere la forza, né la tecnica per vincere contro un avversario di mezza classifica.
VISTO IL ROMBO?
Spero che tutti abbiano visto cosa significa giocare col rombo se non hai i giocatori adatti. Spero che tutti abbiano visto in quali “casini” sistematicamente finivano Sturaro e Pogba quando il Bologna riprendeva palla. Corse a perdifiato a rincorrere gli avversari - spesso gli esterni avversari - che alla fine ti stroncano e ti fanno maledire il tuo allenatore. E spero che tutti abbiano visto in quale condizioni fisiche è Dybala: inevitabilmente se lo fai correre ad ogni partita per tutto il campo a pressare e a difendere, oltre che ad attaccare. La Juve a Bologna prende tutto sommato un buon punto. A Bologna, per dire il Napoli ha perso. Era evidente che Madama non avrebbe potuto continuato a vincere. Diciamo che l’interpretazione della gara a Bologna non è stata delle migliori. Allegri pippa? No, sempre ottimo allenatore: solo testardo, come sto scrivendo da inizio stagione. Lo avevo predetto che alla prima occasione, anche con un Pereyra a mezzo servizio, avrebbe riprovato il rombo. Ma a sua scusante c'è il contesto nel quale la Juve ha dovuto giocare. Con alcuni infortunati e con Khedira tenuto precauzionalmente a riposo in vista del Bayern. Ma senza Khedira, la Juve gioca in altro modo e con altre personalità.
Contro il Bayern ci vorrà una Juventus diversa. Il Bayern certamente non giocherà come il Bologna, non si difenderà come il Bologna, ma certamente attaccherà con una pericolosità maggiore di quella messa in mostra dal Bologna. Ovviamente anche le motivazioni della Juventus saranno diverse. Ma al netto del risultato e di come il risultato è maturato, alcune considerazioni, mi pare, sulla Juventus si possono fare. La prima: la coppia Morata – Zaza, non funziona. Almeno a Bologna non ha funzionato. Molto buona la gara dello spagnolo, anonima quella dell'italiano. Forse l'attuale dimensione di Zaza è quella di un uomo che entra fresco dalla panchina nell'ultima mezz'ora e che in questo modo diventa determinante. La seconda: il 3- 5-2 è finora l'unico modulo che ha saputo garantire la Juventus. La terza: la flessione fisica di Dybala arriva nel momento peggiore della stagione. Ma che con i ritmi che aveva tenuto per due mesi, era più che ipotizzabile che alla fine, il motore avrebbe cominciato a battere in testa. La quarta: l’assenza di Alex Sandro per le prossime gare è pesante. Il brasiliano è una variabile che sa aprire le difese. La quinta: con i tedeschi è possibile che la Juventus recuperi Khedira, Mandzukic e Chiellini. Se accadrà saranno giocatori importanti, gente di peso. La sesta: il Napoli nelle ultime tre gare ha segnato solo su rigore. Sembra meno ingrippato, nel gioco (anche nella gara persa col Villarreal) della Juventus. Ma adesso per tornare in vetta alla classifica è chiamato a fare il risultato. Gioca in casa, ma il Milan, in queste ultime settimane è indecifrabile. E' una squadra che può accedersi o sedersi ad intermittenza. Insomma un cliente da prendere con le molle.
ARCHIVIARE BOLOGNA
In attesa del verdetto di lunedì. Madama dovrà archiviare in fretta la prestazione di Bologna. L'unico pensiero dovrà essere il Bayern. Allegri non lo potrà fare (e, reputo, non lo vorrebbe comunque fare), ma io al suo posto, vieterei ogni mezzo di comunicazione ai giocatori. Insomma potendo, li terrei all'oscuro del risultato del Napoli, fino alla fine dei 90 minuti col Bayern. Ovviamente è una idea irrealizzabile. Ma se la Juventus vuole avere qualche chance di uscire indenne dal doppio confronto (e ripeto le mie sensazioni che non sono previsioni, ma solo sensazioni, sono buone) col Bayern deve essere concentrata solo sul match di Champions. Io credo lo farà. Sono gare che ogni giocatore aspira a giocare. Io credo che la Juve non deluderà il pubblico dello Stadium. Poi se quelli di Guardiola si riveleranno più forti, ci sarà una sola cosa da fare: inchinarsi. Come fecero nel secondo anno di Conte, dove mai ci fu una vera partita. Troppo forte, per quella Juve, quel Bayern. Vedremo questo. E soprattutto vedremo questa Juve. Che non sarà quella di Bologna. Ma che per poter sperare dovrà essere profondamente diversa.